31 maggio 2007

GIORNO 45



Moratoria ONU: dalle 12 del 30 maggio Pannella in sciopero totale della fame e della sete
Roma, 31 maggio 2007

Sono queste ormai le ore e i giorni decisivi per presentare e portare al voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso la Risoluzione per la moratoria.
Occorre dire chiaramente che, malgrado il successo del Consiglio Affari Generali dell’Unione Europea a Bruxelles del 14 maggio, nessun atto concreto e conseguente a quanto deciso in quella sede è stato ancora compiuto. Ad oggi, non risulta che il Governo italiano abbia ottenuto la necessaria approvazione della Presidenza tedesca dell’UE su un qualsiasi testo di Risoluzione e tantomeno si è avviata la raccolta dei co-sponsor né sono stati presi contatti con la Presidenza dell’Assemblea Generale dell’ONU per individuare la procedura di apertura del dibattito sulla moratoria. In tal modo viene beffato persino il parere unanime dei ventisette Ministri europei e, in particolare, l’impegno del Parlamento e del Governo italiani.
A questo punto chiediamo a tutti di SOSTENERE l’iniziativa nonviolenta in corso di Marco Pannella, con la partecipazione allo sciopero della fame e alle manifestazioni che si stanno organizzando nei prossimi giorni.
Occorre la massima mobilitazione per riparare ai ritardi enormi accumulati e per riuscire finalmente ad ottenere quello che è ancora possibile raggiungere. L’appello è rivolto a tutte, diciamo proprio tutte le forze, istituzionali, politiche, morali, individuali o collettive che siano, per sostenere in queste ore l’obiettivo che potrebbe regalare al mondo una conquista storica, umana e civile. Ce la possiamo ancora fare. Contiamo su di te.
Rita Bernardini(Segretaria di Radicali Italiani)
Elisabetta Zamparutti(Tesoriera di Radicali Italiani)
Per partecipare allo sciopero della fame vai al link http://www.radicali.it/scioperomoratoria/form.php
MANIFESTAZIONI PER LA MORATORIA
Giovedì 31 maggio, ore 16, sit in davanti all’Ambasciata tedesca a Roma in Via San Martino della Battaglia, 4 – (10 minuti a piedi dalla stazione Termini)
Venerdì 1° Giugno, ore 12.30, sit in davanti alla RAI-TV in Viale Mazzini, 14 a Roma

29 maggio 2007

GIORNI QUARANTADUETRE

Moratoria delle esecuzioni: da mercoledì 30 maggio sciopero anche della sete di Marco Pannella
Roma , 28 maggio 2007
Marco Pannella, Sergio D'Elia e gli altri sette dirigenti e militanti radicali impegnati dal 16 aprile in uno sciopero della fame ad oltranza, rendono noto di essersi rivolti, ancora una volta, al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al Ministro degli Esteri Massimo D'Alema:"Intendiamo sostenere l'azione del Governo italiano sull'obiettivo della moratoria universale delle esecuzioni capitali, ancora una volta messo in crisi dallo sleale comportamento del Consiglio europeo. Restano ormai pochissimi giorni per ottenere la convocazione dell'Assemblea Generale, la presentazione ed il voto della risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Per questa ragione la nostra iniziativa assumerà progressivamente la forma anche di sciopero totale della fame e della sete, a cominciare dalla mezzanotte di dopodomani, 30 maggio, con Marco Pannella".

27 maggio 2007

GIORNO QUARANTUNESIMO/3


Derelitti e diletti,

solo per voi che mi seguite una ghiotta anticipazione: stasera Pannella nella messa domenicale si toglierà qualche macigno dalla scarpa a proposito del suo ex delfino.

E annuncerà il rilancio della iniziativa nonviolenta per la moratoria.

Mala tempora currunt . . . atque peiora premunt!

GIORNO QUARANTUNESIMO/2





Mosca, 27 maggio 2007
• L'eurodeputato radicale fermato a Mosca assieme a dirigenti e militanti del Partito Radicale Nonviolento
In questo momento mi trovo all'interno della stazione di polizia. Stanno controllando i documenti", così Marco Cappato, eurodeputato radicale, collegandosi in diretta a Radio Radicale tramite un telefono cellulare tenuto nascosto, dopo essere stato fermato dalla polizia russa nel corso di una manifestazione che si è tenuta a Mosca. "Volevo dire ai compagni e alla stampa che qui abbiamo intravisto, in un'altra stanza, anche Nickolay Khramov e Sergey Kostantinov, militanti radicali in Russia, arrestati per primi e da cui non avevamo avuto più notizie. Subito dopo si è chiuso il collegamento telefonico con l'emittente radiofonica.
Marco Cappato è stato arrestato nel momento in cui chiedeva, urlando, che le forze della polizia garantissero l'incolumità dei militanti dei diritti civili, aggrediti a pugni e calci da alcuni provocatori. Ricordiamo che assieme a lui è stato fermato pure Ottavio Marzocchi, dirigente del Partito Radicale Nonviolento e funzionario al Parlamento Europeo con il gruppo Liberale, oltre che alcuni militanti russi dei diritti civili.

GIORNO QUARANTUNESIMO


Nel quarantunesimo giorno si contempla:

la mozione generale e i nuovi :-))) dirigenti eletti della associazioneper l'iniziativa radicale fiorentina;

il nostro amichetto malnutrito che ci strizza l'occhio, ci ricorda che siamo appena all'inizio, invidia la nostra ancora buona forma dovuta a condizioni di partenza ben più pingui (nella foto mentre consulta il curriculum di pannella per la posizione di senatore a vita );

il nuovo 3d sul forum di radicali.it dove si tenta, per ora con scarse possibilità di successo, di parlare dell'azione nonviolenta per la moratoria senza offendersi la mamma.

26 maggio 2007

GIORNI TRENTANOVE E QUARANTA/4


Firenze/Radicali: Antonio Bacchi confermato segretario dell'Associazione 'Andrea Tamburi', Giancarlo Scheggi e Guido Bedarida eletti rispettivamente tesoriere e PresidenteFirenze, 26 maggio 2007

Si sono conclusi quest'oggi a Villa Arrivabene, a Firenze, i lavori del VII congresso annuale dell'Associazione Radicale 'Andrea Tamburi'. L'assemblea, convocata in seconda sessione, ha confermato segretario Antonio Bacchi ed eletto come tesoriere Giancarlo Scheggi, revisore dei conti di Radicali Italiani, e come presidente Guido Bedarida, membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani.

MOZIONE GENERALE

Il VII Congresso annuale dell'associazione per l'iniziativa radicale 'Andrea Tamburi', riconvocato in seconda sessione in data odierna, come deliberato dall'assemblea del 26 gennaio 2007,prende atto dell'aggravarsi della crisi in cui versano i soggetti dell'area radicale, ed in particolare Radicali Italiani ed il Partito Radicale Nonviolento Transpartito e Transnazionale, per il rilancio dei quali è finora fallito il tentativo di dar vita ad una grande campagna di iscrizioni.Oggi, come e più di alcuni mesi fa, resta concreto il rischio di uno scioglimento dei soggetti politici radicali per la carenza di risorse economiche e umane nonché di spazi di comunicazione, cosa che rende ancora attuale e urgente il perseguimento del successo della campagna 'I Radicali: o li scegli o li sciogli', anche dopo il venir meno dell'iniziale scadenza, prevista per fine febbraio, metà marzo scorsi.L'assemblea delibera il rinnovo dell'adesione a Radicali Italiani, rendendosi disponibile con il lavoro degli organi dirigenti e di ogni iscritto, a sostenere il lavoro per il rilancio organizzativo e politico di Radicali Italiani.

Il congresso,nel sottolineare il lavoro positivo svolto nel periodo successivo alla prima sessione del congresso, sui vari punti indicati dalla mozione, che ha prodotto in particolare le seguenti iniziative:

- il lavoro (che si accompagna all'iniziativa nonviolenta ancora in corso, guidata da Marco Pannella) che ha portato finora venticinque adesioni di Comuni della provincia di Firenze all'appello per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, con la notizia proprio negli ultimi giorni del primo Comune (Lastra a Signa) che ha deciso di aderire come socio fondatore a Nessuno Tocchi Caino, versando la quota prevista, di 500 euro;

- il convegno del 4 maggio 'Merito e legalità nella scuola italiana', ospite la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini;

- il convegno sui temi economici, ospite Daniele Capezzone, del 28 aprile;

- il proseguimento dell'iniziativa per l'indagine conoscitiva sull'eutanasia clandestina a livello regionale, con l'incontro dell'11 aprile coi tecnici dell'assessorato alla salute e la successiva conferenza stampa con Mina Welby, organizzato assieme all'Associazione 'Luca Coscioni'

- la richiesta, fatta dall'associazione all'assessorato regionale alla salute, di un aggiornamento dei dati sugli interventi di interruzione di gravidanza eseguiti in regione con la pillola abortiva Ru486;e nel ricordare le altre iniziative intraprese nello stesso periodo:

- sostegno all'iniziativa nonviolenta del Senato, con riferimento al caso degli otto senatori regolarmente eletti e negati;

- il ricordo di Luca Coscioni ad un anno dalla sua scomparsa con la proiezione del film 'Io: Luca Coscioni';

- il ricordo di Andrea Tamburi, nell'anniversario della morte, con l'impegno pubblico ottenuto dall'assessore comunale Eugenio Giani, in merito alla dedica a Tamburi di un toponimo cittadino;

- l'adesione del Presidente dell'Anci Leonardo Domenici, e quindi del Comune di Firenze, alla marcia di Pasqua per la moratoria delle esecuzioni capitali;

- il volantinaggio del 19 aprile al congresso Ds di Firenze, con la segretaria Rita Bernardini, per chiedere ai congressisti l'adesione alla giornata del Coraggio Laico del 12 maggio a Roma;

ritiene possibile e necessario lavorare per sviluppare ulteriormente questi fronti di lavoro,e decide di assumere la mozione del 26 gennaio, con le priorità in essa indicate, quale documento politico per il 2007.

GIORNI TRENTANOVE E QUARANTA/3


Se una parola è poca e due son troppe.

GIORNI TRENTANOVE E QUARANTA/2


Matteo, 6, 16-18:


"Quando poi digiunate, non vogliate imitare gli ipocriti, che prendono un' aria malinconica e sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità, vi dico che han già ricevuto la loro ricompensa.

Tu invece quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, affinchè non agli uomini tu appaia come uno che digiuni, ma al padre tuo, che è nel segreto; e il padre tuo, che vede nel segreto, ti darà la ricompensa."


Scusate il misticismo, ma il quarantesimo giorno va festeggiato così; vado a ungermi il capo.


GIORNI TRENTANOVE E QUARANTA

1) Stendere pietoso coltrone su Ciucchi, o Ciucci come lo definisce Pannella
2) Ristendere pietoso coltrone a tre piazze sui rapporti radicali / sdi in Toscana
3) Pietosissima copertura all'amianto sulle candidature radicali in toscana dal granducato in poi
Quindi dedicarsi ad opera di diplomazia leggera nell'esserci e non esserci;
soprattutto digiunare e attendere senza trascurare di pregare per quanto in gran segreto.
"Gesù venne condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato per quaranta giorni e quaranta notti ( altro che mussulmonia e fili bianchi e neri ), ebbe fame."
VADE RETRO SATANA. Non di solo pane vive l'uomo ( e la donna ? ).

24 maggio 2007

GIORNI TRENTASETTE E TRENTOTTO/2



Moratoria, Ue. Pannella alla Presidenza tedesca: attenzione!
Burocrazia Consiglio europeo vi sta sabotando contro la Moratoria, come da più di 10 anni. Urge riforma con pubblicità dei dibattiti istituzionali al Consiglio.
24 maggio 2007
• Interrogazione al Consiglio depositata da Marco Pannella, eurodeputato radicale, che continua nello sciopero della fame ad oltranza come gli altri esponenti radicali.
"La struttura burocratica del Consiglio è tale da aver realizzato una situazione di controllo e contenimento, che può rivelarsi tendenzialmente distruttiva degli indirizzi politici adottati dal Consiglio. A seguito del Consiglio Affari Generali (CAGRE) del 14-15 maggio scorsi il Ministro degli Esteri tedesco Steinmeier ha riferito alla stampa: "La presidenza, insieme all'Italia, ha ricevuto un mandato di preparare un testo che sarà presentato durante il prossimo Consiglio europeo". Nel comunicato finale diffuso dal Consiglio dell'Ue si legge invece: "A colazione i ministri sono tornati sulle attività in corso per portare avanti nei consessi ONU il tema dell'abolizione della pena di morte, che l'Ue vuole mantenere nell'agenda internazionale e dell'Ue. Il Consiglio tornerà sull'argomento nel corso della sua riunione di giugno a seguito di un'esplorazione attenta delle prospettive di rilancio della considerazione di questo tema importante all'assemblea generale delle Nazioni Unite".
Invece di costituire un organico seguito fedele e utile delle decisioni prese dal Consiglio (riferite non solo dal Ministro Steinmeier, ma dallo stesso Ministro D'Alema) il resoconto diffuso dalla burocrazia del Consiglio opera un totale annullamento del valore politico delle decisioni sulla moratoria.
Si fa presente che tale documento farà fede e circolerà sia nell'ambito delle Nazioni Unite, sia presso le delegazioni dell'Ue nel mondo, mettendo in pericolo la "coerenza" della campagna europea in favore della moratoria nell'Assemblea Generale ONU in corso e indebolendo questa iniziativa e le attività susseguenti necessarie a realizzarla.
Quali provvedimenti intende il Consiglio prendere dinanzi a questo episodio e ad episodi simili, nei quali le decisioni del Consiglio sono svuotate dall'operato della propria stessa burocrazia?"

GIORNI TRENTASETTE E TRENTOTTO



Elezioni amministrative 2007, Radicali: in assenza di liste e candidati eccezionalmente sostenuti dalle organizzazioni radicali, gli elettori “laici liberali socialisti radicali” sono invitati ovunque al voto delle liste presentate dallo Sdi
Roma, 23 maggio 2007
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Radicali Italiani”, l’Associazione “Luca Coscioni”, il Ministro Emma Bonino, i parlamentari radicali europei Pannella e Cappato, i parlamentari radicali della Rosa nel Pugno;
a seguito della riunione della Segreteria Nazionale della RnP convocata ieri da Enrico Boselli e Marco Pannella;
in considerazione dello svolgimento del Congresso dello SDI, della Manifestazione di Coraggio laico del 12 maggio, delle azioni e lotte ad oggi, tuttora, per molti versi comuni solamente a Radicali e Socialisti SDI, confermate al Governo e in Parlamento, della formale fortemente emblematica attivazione degli organi dirigenti della RnP, seppure in via straordinaria;
in considerazione, infine, della particolare valenza anche politica generale nella attuale congiuntura economica, sociale e, specie, di urgente difesa dei diritti civili, umani, politici in Italia aggrediti e feriti ideologicamente e praticamente dal potere assolutista clericale, antiliberale, antidemocratico, antiilluminista e antilaico del Vaticano;
Tutto ciò considerato
Con le sole eccezioni a favore della lista “Belluno futura” per il Comune di Belluno; della lista “Uniti per Jesolo” per il Comune di Jesolo; delle liste Verdi per circoscrizioni, Comune e Provincia di Genova , tutte con capolistura di candidati radicali;
e dei candidati con ufficiale investitura degli organi nazionali Stefania Bozzi per il Comune di Verona, Massimo Bulckaen per il Comune di Lucca, Giovanni Fasano per il Comune di Taranto;
INVITA GLI ELETTORI E LE ELETTRICI LAICI, LIBERALI, SOCIALISTI E RADICALI
- FATTE SALVE LE INDICAZIONI SU ESPOSTE -
AL SOSTEGNO E AL VOTO, CON LA SOLA ECCEZIONE DELLA BASILICATA,
A FAVORE DELLE LISTE PATROCINATE DALLO SDI.

noi paperelle delle colonie ci si domanda: o che cosa avranno combinato in Basilicata?

22 maggio 2007

GIORNO TRENTASEI/2

Tanto per restare in tema, tornando a bomba:
i 22 votanti di questa frazione in culo al mondo se vogliono andare a votare a Stromboli SI DEVONO PAGARE IL BIGLIETTO. Complimenti alla nostra bella democrazia.

GIORNO TRENTASEI

Perchè tutto è possibile, ma a tutto c'è un limite
per solidarietà con i compagni assassini:


CANZONE DEL MAGGIO

Anche se il nostro maggio

ha fatto a meno del vostro coraggio

se la paura di guardare

vi ha fatto chinare il mento

se il fuoco ha risparmiato

le vostre Millecento

anche se voi vi credete assolti

siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti

non sta succedendo niente,

le fabbriche riapriranno,

arresteranno qualche studente

convinti che fosse un gioco

a cui avremmo giocato poco

provate pure a credervi assolti

siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso

le vostre porte sul nostro muso

la notte che le "pantere"

ci mordevano il sedere

lasciandoci in buonafede

massacrare sui marciapiedi

anche se ora ve ne fregate,

voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri

tutto è rimasto come ieri,

senza le barricate

senza feriti, senza granate,

se avete preso per buone

le "verità" della televisione

anche se allora vi siete assolti

siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora

che tutto sia come prima

perché avete votato ancora

la sicurezza, la disciplina,

convinti di allontanare

la paura di cambiare

verremo ancora alle vostre porte

e grideremo ancora più forte

per quanto voi vi crediate assolti

siete per sempre coinvolti,

per quanto voi vi crediate assolti

siete per sempre coinvolti.


E siccome può darsi che non basti, per solidarietà con tutti i fratelli assassini e caini di questo porco mondo:


VERSIONE INEDITA
CANZONE DEL MAGGIO

Anche se il nostro maggio

ha fatto a meno del vostro coraggio

se la paura di guardare

vi ha fatto guardare in terra

se avete deciso in fretta

che non era la vostra guerra

voi non avete fermato il tempo

gli avete fatto perdere tempo.

E se vi siete detti

non sta succedendo niente,

le fabbriche riapriranno,

arresteranno qualche studente

convinti che fosse un gioco

a cui avremmo giocato poco

voi siete stato lo strumento

per farci perdere un sacco di tempo.

Se avete lasciato fare

ai professionisti dei manganelli

per liberarvi di noi canaglie

di noi teppisti di noi ribelli

lasciandoci in buonafede

sanguinare sui marciapiedi

anche se ora ve ne fregate,

voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri

tutto è rimasto come ieri,

se sono rimasti a posto

perfino i sassi nei vostri viali

se avete preso per buone

le "verità" dei vostri giornali

non vi è rimasto nessun argomento

per farci ancora perdere tempo.

Lo conosciamo bene

il vostro finto progresso

il vostro comandamento

"Ama il consumo come te stesso"

e se voi lo avete osservato

fino ad assolvere chi ci ha sparato

verremo ancora alle vostre porte

e grideremo ancora più forte

voi non potete fermare il tempo

gli fate solo perdere tempo.


Grazie Fabrizio De André, grazie Sergio D'Elia.

21 maggio 2007

GIORNI TRENTAQUATTRO E TRENTACINQUE/2

Macchè seggio! Gli elettori vengono portati a votare a Stromboli, se il mare lo permette. Sennò non votano, come non votano i vecchi che non ce la fanno a scendere al porto e a imbarcarsi per Stromboli. Punto. Alla facciaccia dei diritti civili. Tanto sono solo 22 votanti...

GIORNI TRENTAQUATTRO E TRENTACINQUE



Sulla moratoria: in sintesi, la farnesina farnesineggia e pannella pannelloncia ( e i normanni? bevevan calvados ).


Su il caso italia: splendida trasmissione di augias ( xxxxx di merda ) dove si approfitta schifosamente della buona fede di sergio d'elia per fare disinformazione. Un capolavoro l' esortazione finale: d'elia, non faccia il radicale! e la presa di posizione anticostituzionale su ciò che può o non può fare un cittadino a tutti gli effetti uguale agli altri. Si, siamo pasolinamente scandalizzati, ma almeno io non stupita affatto, visti i precedenti. La gente come augias mi fa ricordare perchè negli anni settanta qualcuno di noi ha ( sbagliando, errando e pagando ) sparato a qualcuno di loro.


Sul mio digiuno: ieri sono stata malata, non so se il digiuno c'entra, forse no, comunque mi sono interamente ricoperta di eritema solare rosso porpora e per due ore ho battuto i denti dal freddo sotto due coperte di lana mentre fuori era così caldo da fare il bagno. Credevo di morire, ma non sono morta neanche questa volta. Oltre a stringere ogni giorno di più la cinta, comincio a vedere qua e là pelle cadente e grinzosa: uno spettacolo!

19 maggio 2007

GIORNI TRENTADUE E TRENTATRE/2

Nota da Roma:

Nell'incontro svoltosi ieri pomeriggio alla Farnesina tra una delegazione radicale e una del Ministero degli Esteri, Marco Pannella ha sottolineato all'Ambasciatore Giulio Terzi come sia a questo punto essenziale che nel giro delle prossime ore l'Italia, di concerto con la Presidenza tedesca, stili un testo di risoluzione per dare seguito alle decisionidel CAGRE di lunedi' scorso.A questo fine Pannella ha sottolineato come il testo debba essere il piu' possibile vicino a quello della Dichiarazione sottoscritta da 92 paesi in modo da facilitarne la cosponsorizzazione sulla base di un testo in gran parte noto a chi lo riceve. Pannella ha anche suggerito di adottare una procedura del silenzio-assenso per la raccolta delle adesioni dando un termine di una decina di giorni, entro il quale i paesi che non obiettino, si considerano a sostegno della Risoluzione (per la cosponsorhip ufficiale occorre comunque che ogni delegazione comunichi la propria firma presso il segretariato dell'Assemblea Generale quando il testo sara' depositato ndr).Inoltre, Pannella ha sottolineato come sia urgente anche la presa di contatto con la Presidenza dell'Assemblea Generale per valutare i tempi di messa all'ordine del giorno della risoluzione. Pannella ha anche sottolineato come sarebbe importante coinvolgere il Segretario Generale dell'ONU, come possibile promotore dell'iniziativa a livello procedurale. In risposta a quest'ultima sollecitazione, un esperto del Ministero ha osservato come il coinvolgimento del Segretario Generale nell'attivita' dell'Assemblea Generale avvenga in genere su questioni non controverse e su cui vi e' il consensus dei paesi membri.Piu' in generale, l'Ambasciatore Terzi ha risposto sottolineando piu' volte come l'impostazione della strategia sulla prosecuzione dell'iniziativa da parte di Pannella fosse condivisibile ed utile, ma ha precisato che la Farnesina potra' rispondere nei dettagli solo a seguito di una discussione di alcuni punti importanti, come ad esempio il contenuto della risoluzione, dei possibili cosponsor ec. da farsi con il Sottosegretario Vernetti e con il Ministro degli Esteri D'Alema che dovrebbe avvenire in queste ore. L'intenzione espressa da Terzi e' stata comunque quella di avere un testo di risoluzione pronto entro il fine settimana.In serata, Pannella ha scritto a Terzi sottolineando un punto di cui non si e' discusso in riunione (e su cui era stato sollecitato il giorno precedente) e cioe' che le conclusioni provvisorie del CAGRE fatte circolare dalla Presidenza tedesca non riflettono quanto comunicato dal Ministro degli esteri in conferenza stampa e cioe' che vi e' un mandato all'Italia e alla Presidenza tedesca per preparare un testo di risoluzione, raccogliere i cosponsor e puntare alla discussione in questa sessione dell'Assemblea Generale. PAnnella ha chiesto n intervento affinche’ questo sia corretto formalmente.

GIORNI TRENTADUE E TRENTATRE


Che fortuna! Domenica prossima qui c'è il ballottaggio per le amministrative comunali ( Lipari ); ballottaggio tra due candidati della cdl, uno udc uno fi. La sinistra, in cambio di un vicesindaco e un assessore, invita a votare il candidato dell'udc ( notizia da fonte certa, ho già un informatore politico ). Qui il voto funziona per "famiglie", il ricambio delle élites è tale che al confronto quello toscano o romano appare libero e all'avanguardia. I votanti saranno circa venti, sono molto curiosa di vedere procedure e modalità del seggio, che non mancherò di riferire per la gioia dei miei lettori.

17 maggio 2007

GIORNO TRENTUNO/2


Ah! Bambini miei, come volentieri vi metterei tutti a viversi l’esperienza di essere vomitati fuori da una motonave che barrisce come un elefante correndo su un ponte levatoio di ferro come marines con le valigette i computer ben stretti sul mare in tempesta che cerca di sbatacchiare la motonave sull’attracco e con un salto bagnato di salmastro volare nel tempo e atterrare su uno dei luoghi più in culo al mondo dell’Italia, dove mai automobile mise ruota e se anche è arrivata la corrente elettrica dal 2004 è pur sempre un posto dove i bambini non corrono rischi di malcostume, come recita il sito internet di Gaetano Merlino.
Antropologicamente uguali e diversi dagli indios delle montagne casentinesi, gli indios eoliani ginostresi godono di alcune caratteristiche particolari dovute al lungo permanere in poche decine di persone residenti stabilmente.
Dove ovviamente impera un capo mandamento che è insieme ufficiale comunale, referente poste, e, chissà?, incaricato alla sicurezza dal ministero degli interni, del quale non vi scrivo il nome. Baciamo le mani.
Sul ponte del traghetto con me correvano fra i barriti e gli urli dei comandanti tre pazzi tedeschi alternativi carichi di tatuaggi con quattro bambini piccoli che sono stati lanciati come sacchi di patate al di là dell’ ostacolo.
Molte persone che conosco, per il resto rispettabilissime, sarebbero cadute in preda ad attacchi di panico e sarebbero rimaste a bordo.
L’ultima volta che fui qui, 26 anni fa, non c’era neanche attracco; la nave fermava al largo e lì se il tempo lo permetteva giungeva dal porto più piccolo del mondo una barca a remi stile caronte nella quale ci si buttava da una scaletta di corda quando l’onda la portava su lungo il fianco della nave. Ma anche adesso arrivare non è per tutti. Quando la regione Sicilia ha istituito qui una riserva integrale naturale orientata ( al profitto loro ) non ha dovuto fare molta fatica, perché era già fatta, e la speculazione edilizia è resa impossibile dalle condizioni ambientali stesse. La maggior parte delle strade non è carrabile ma neanche asinabile, le piste per gli asini si limitano al centro abitato, oltre ci sono solo i piedi.
Come volentieri obbligherei i piccoli politici che crescono tutti a farsi un bel tirocinio di politica locale qui tra turismo, capperi e il locale sistema di satrapie.
Mi ha spiegato un filosofo isolano che siccome quelli che comandano sono figli di papà che non hanno il senso pratico della vita, per avere la corrente elettrica e altri benefici ha dovuto firmare un impegno a non uccidere i coniglietti selvatici che pure erano tanto buoni cucinati con le mandorle; se non fossi a digiuno organizzerei una disobbedienza civile di gruppo con solenne mangiata pubblica di coniglietti selvatici preventivamente annunciata alla questura .

GIORNO TRENTUNO

Ricomincia il digiuno;ore sette, caffè. Pranzo, spremuta, e così via di nuovo. Non ho potuto approfittare al meglio delle 36 ore di sospensione,essendo in viaggio. Ora che sono arrivata qui c'è molto da camminare, spero di non avere giramenti di capo e sdirupare sul rupiddu,anche perchè l'assicurazione sulla vita non ce l'ho e chissà se pagarebbe la vita di una che a digiuno va a passeggio sulla lava.

16 maggio 2007

GIORNO TRENTA/2



"La Rosa nel Pugno, radicalmente riformatrice, Laica, Socialista, Liberale, Radicale, Nonviolenta, Transnazionale, Transpartito, diviene con sempre maggiore evidenza la scelta di prassi e di contenuti, la risposta alternativa a questo presente. Altro che “morta”. Lasciamo il tempo ai morti di seppellire i loro morti. Ci pensano, mirabilmente, da soli." Marco Pannella, comunicato
Aggiungerei, come i dottori di Pinocchio, che se non è morta, è segno che è viva.
la rosa nel pugno vive

GIORNI VENTINOVE E TRENTA

Ieri per la prima volta ho partecipato ad una riunione telefonica, dal mezzo della strada di ercolano, portici e per finire piazza garibaldi a napoli.
Pannella si capiva abbastanza bene, anche un altro che però non ho capito chi era; insomma questa è la conclusione della riunione.
Poi mi sono ammutolita stupefatta da quanto può essere immenso e blu cobalto il mare, cosa che avevo dimenticato nella puntata precedente.
Io intendo le trentasei ore dalle dodici di ieri alla mezzanotte di oggi spero di non sbagliare.

14 maggio 2007

GIORNO VENTOTTO/4


Serata culturale con M. IL MOSTRO DI DUSSELDORF di Fritz Lang, 1931. Gran bel film che tratta anche della pena di morte per pedofili assassini, molto attuale.

Il maniaco stupratore e omicida di belle bambine bionde cade in mano alla corte dei miracoli e lì, forse, verrebbe giustiziato se, provvida, non arrivasse la forza dell'ordine.


Domani sono in viaggio.

GIORNO VENTOTTO/3


Ai transdigiunanti:

non è assolutamente sufficiente; domani non posso essere a roma, penso che quello che D'Alema ha dichiarato è insufficiente, inaffidabile, e anche un pò irritante.Voto per l'oltranza nel mantenimento dell'obbiettivo, presentazione della risoluzione entro la sessione presente, ma certamente mi rimetto alle decisioni di tutti. Claudia

GIORNO VENTOTTO/3

notiziona:
«I ministri dell'Unione europea hanno conferito all'Italia e alla presidenza tedesca il mandato unanime per preparare il testo della risoluzione sulla moratoria per la pena di morte da presentare all'Assemblea generale dell'Onu». Lo ha ha annunciato il ministro degli Esteri Massimo D'Alema al termine della riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Ue. «Un successo europeo di cui l'Italia è il principale artefice», ha osservato il vicepremier. D'Alema ha spiegato che l'Italia e la Germania hanno ricevuto anche il «mandato di raccogliere la disponibilità alla cosponsorship» di altri Paesi. I tempi, ha chiarito, «dipendono dal presidente di turno dell'Assemblea, ma noi vogliamo poterla presentare già nella sessione in corso. E' del tutto evidente che se non accade diverrebbe obbligatorio a settembre».
Tra breve la conferenza stampa del ministro D'Alema

GIORNO VENTOTTO/2

Ci credereste? Ho scritto al signor presidente del consiglio dei ministri e al signor ministro agli esteri.
Caro Romano, comincia la lettera: mi è sembrata tanta roba, ma se si pensa davvero di poter volare alto, ben venga; il cuore è al di là dell' ostacolo già da molto tempo.

GIORNO VENTOTTO


Ora il mondo è cambiato; a digiuno il mondo cambia, è un pò più rarefatto, oscilla con più leggerezza. Si avverte ( si tratta di un ragionamento scientifico strettamente personale ) una smaterializzazione dovuta dall'assenza dei segnali materici della vita: i pezzi di carne, i bocconi di pane, i quarti di pere, le scodelle di spaghetti, ecc.ecc. A Roma il 12 uno dei miei compagni digiunanti, Guido Biancardi, ha svolto a Valter Vecellio, altro digiunante, e a me, una sua personale relazione sul significato affettivo relazionale del cibo che a me sinceramente è sembrata già acquisita dalle scienze umane e sociali da almeno dieci anni. Però il fatto che lui ci sia arrivato da sè è una dimostrazione della validità dell' acquisizione. Ovviamente la relazione primaria è interdipendente dalla soddisfazione del bisogno di nutrimento. E' che poi si cresce e le cose si confondono non poco e tanto vale trascendere.

che il cagre ci sia già stato e il digiuno sia già interrotto e io non lo so? sarebbe uguale, perchè ora non ho fame. Anzi mi piace questo stato liquido di acqua, caffeina, thè giapponese e riflessioni gandhiane. Perchè no? Avere la possibilità di fare qualcosa che è sia utile che dilettevole è un grande privilegio che se non me lo fossi meritata renderei lodi al signore e gliele canto lo stesso

13 maggio 2007

GIORNI VENTISEI E VENTISETTE/3

mentre scrivo, il presidente e la nipote si stanno sgranando un ciambellone fatto in casa con dentro le mandorle, il gelato al cioccolato e le fragoline di bosco ho l'acquolina in bocca lunga fino ai piedi
si informa la gentile clientela che da martedì la redazione del blog si sposta al sud per dieci giorni

GIORNO VENTISEI E VENTISETTE/2


lettera al gruppo di digiunanti che oppone forti resistenze a sentirsi un gruppo:


Sergio d'elia marco pannella valter vecellio guido biancardi,


per conoscenza rita bernardini,


“Domani, sul palco della Rosa nel pugno Pride, orgoglio laico o coraggio laico che sia, ci sarà certamente uno spazio per la battaglia sulla moratoria, per i temi del Partito Radicale Transnazionale. Senza centro, anche gli altri progetti perderebbero forza.”
Questa era la frase conclusiva di una mia risposta pubblica a valter vecellio che sarà su NR nei prossimi giorni; mi sbagliavo. Non ho ascoltato tutta la manifestazione ma non mi risulta che ci sia stato uno spazio strutturato per i temi del PNRTT, cioè per la moratoria e per l’allargamento dell’ Unione Europea a Israele e Turchia. E’ vero che Marco ne ha parlato nel suo intervento serale, con tanto di citazione di D’Alema che vola a Milano invece di preparare i documenti per lunedì, magari ha qualcuno che glieli prepara. Non mi preoccupa affatto la determinazione o le convinzioni personali di noi digiunanti e/o transmilitanti, è che non siamo riusciti a dare valore alla nostra azione, in prima persona, non sono riuscita ancora a dare a questa azione nonviolenta il valore che si merita.
Stiamo conducendo dal 16 aprile, insieme a Marco, un esperimento di lotta nonviolenta collettiva; non è la prima volta che uno sciopero della fame coinvolge più persone, ma nell’ esperienza radicale potrebbe costituire un’ accelerazione nell’ uso delle “ armi nonviolente di massa”.
Considero che il nostro sciopero debba durare ancora, e spero che siate d’accordo con me che il nostro mezzo può giustificare qualunque fine.
Sia che domani D’Alema presenti la Risoluzione nel consiglio ministri europei, sia che decida di raccontare ancora la novella dello stento, il primo traguardo mi risulta che sia la votazione della moratoria all’onu nella presente sessione. O no? Non credo che la mia azione di dialogo nonviolento debba mirare ad imporre un voto favorevole o contrario, sarebbe quello, davvero, un ricatto, ma a insistere perché il governo italiano, o chi per lui, presenti alla votazione la risoluzione.
Andando avanti potrebbe aumentare la visibilità; in fondo una mezza dozzina di signori a digiuno da quaranta giorni per una battaglia nonviolenta è una notizia e potrebbe aprire spazi di informazione.
Vorrei poter dire che vi ho visti tutti bene ieri, in ottima forma; non è così, ho visto difficoltà e stanchezze; ma possiamo farcela.
Sergio mi ha accennato a una riunione tra noi; non ho avuto il tempo di dirgli che dal 15 al 26 non sarò a Firenze per degli impegni già presi da tempo ( sud italia ) e che non posso e non voglio disdire; sarò comunque raggiungibile sia per telefono che per e-mail, e in disciplinato digiuno; esattamente passo da Roma rientrando il 26 mattina.
Il mio blog http://www.cesarebeccaria.blogspot.com/ “diario della nonviolenta radicale transnazionale lotta per la moratoria contro la pena di morte nel mondo sotto forma di sciopero della fame radicale classico a partire dal 17.04.2007 ad oltranza “ viene regolarmente aggiornato con le mie notizie, casomai vi interessassero.
Grazie per la vostra attenzione
Claudia



GIORNI VENTISEI E VENTISETTE


Ieri a piazza navona; tante cose, la sinistra unita ai radicali ( udite udite! ), la piazza e il pubblico e il palco e il backstage, la politica omosessuale, i big e i pig, gli assenti,

per me, un dito del piede slogato che stamani mi fa veder le stelle, un chilozzo in meno, il piacere di aver visto quasi tutti i miei compagni di digiuno, la conferma di alcune intuizioni e la totale fallibilità di altre.

A seguire ora esco vado a prendere alla stazione di arezzo mia nipote che viene a trovarmi faccio la spesa per il pranzo di lei e del presidente e soprattutto cerco di non ribattere il dannato mignolo che per la prima volta volta mi ruppi quando ero bambina e che nella vita mi ha fatto soffrire come e più del primo amore.

11 maggio 2007

GIORNO VENTICINQUE/2


Risposta a Gualtiero Vecellio


Caro Gualtiero, compagno di digiuno, grazie per avermi pensato, mentre vivo il mio digiuno “fuori Roma, senza Torre Argentina”.
Oggi, venticinquesimo giorno di digiuno, è stato un giorno un po’ di inedia; certo che il digiuno può portare a momenti di inedia, che non è spossatezza, non è pressione bassa, non è malinconia o passività. Per me l’inedia legata al digiuno è un paziente addestramento a non-fare, quando da fare c’è obiettivamente poco, una raccolta di energie per il tempo che verrà.
Mi sono buttata nel digiuno all’improvviso, senza preparazione, e per una o due settimane ho continuato a fare la vita di sempre come fanno alcuni che, colpiti da pallottola mortale, continuano a camminare qualche metro. Lavoro, autostrada, figli, casa, amici, tutto come prima però a digiuno. Dal nove maggio, mio cinquantunesimo compleanno, il primo compleanno a digiuno della mia vita, sono “in ferie”; così si chiama la fine di un contratto a progetto, ferie non pagate, ma tanto, essendo a digiuno, che cosa dovrei spendere?
Je suis lasse de reves memes, gli accenti mettili te, dice una delle mie frasi poetiche francesi preferite. Si, anche io cucino per la famiglia e per gli amici, lavo piatti dove non ho mangiato e spazzo briciole che non ho sbriciolato; senza pena.
Dai compagni radicali toscani poche notizie, ma come sempre. Ricevo regolari inviti ad iniziative, leggo la mailing list toscana dove ci si scanna per il global warming o per le dichiarazioni di questa o quello dirigente radicale; eccezione, un radicale fiorentino che mi ha telefonato per chiedermi come stavo e per dirmi che mi vedrebbe bene candidata a sindaco di Firenze … cose che ti riappacificano con il mondo!
L’ underground radicale mi pare pervaso da una litigiosità senza precedenti, che a mio avviso esula di gran lunga da una sana competizione; tutti sbraitano, ammoniscono, la chiarezza va persa in conflitti antropologici, devo dire, con rispetto parlando, molto maschili.
Sapori, odori, tentazioni, ci vuole determinazione, al venticinquesimo giorno, e convinzioni profonde. I problemi io li ho con le altre dipendenze, con il fumo, il caffè, con tutti i vizi interdipendenti dal vizio di mangiare; perché facendo digiuni si può anche osservare che mangiare è un vizio. Non il nutrirsi, che è fisiologico, ma il mangiare come noi, occidentali che non ci manca niente, mangiamo.
La mia lunga critica ai tre cappuccini ( l’ idea è stata di Pannella? Non avevo dubbi. ) mi ha riportato a scelte più umane. Premesso che si tratta di assumere in tre volte pro die una quantità di calorie pari a quelle di tre cappuccini, le tabelle comparate da trarne sarebbero molto interessanti; l’inventiva potrebbe spaziare in molte direzioni, ma si rischia di togliere efficacia ad un arma già indebolita dai digiuni a staffetta e dai digiuni parziali o fasulli. Così ho riscoperto il benemerito thè bancha giapponese, l’ unica sostanza che mi ha permesso, in precedenza, di attuare altri lunghi digiuni. Le calorie sono pochissime perché il thè bancha pur essendo giapponese non è fatto con le teste delle meduse bensì con un qualsiasi umilissimo arbusto; lo zucchero non c’entra nulla, è buono così come è, quindi niente calorie neanche dallo zucchero. Però sto veramente bene, mi gira la testa solo se pretendo di zappare l’ orto o di fare ginnastica al sole; non sono ancora un chiodo perché ero molto prospera, ma sto ricercando vecchi abiti che mi rientrano dopo dieci anni. La mattina prendo un caffè.
Molte poche, pochissime, le persone che hanno notizia del nostro sciopero.
Un comunicato stampa che ho fatto nei primi giorni ha sortito l’ effetto di farmi intervistare da una radio locale di arezzo, come vi ho scritto.
E’ normale? No, certo che non è normale. Il fatto che non è normale lo do per scontato non perché non mi scandalizzi ma perché così è; bisogna riuscire ad andare oltre. Leggo che state collaborando con Marco Beltrandi sul “caso italia”, che esiste, certo che esiste, più volte documentato e strettamente interdipendente dalla situazione economica radicale.
Siate voi il cambiamento che volete… la frase di Gandhi sembra indicare che il miglioramento di se stessi è il primo goal; continuo a digiunare, a oltranza, per la moratoria delle esecuzioni capitali nel mondo e per tutti gli altri obiettivi aggiunti.
Sto tenendo informati tutti quelli che lo desiderano sulle mie condizioni fisiche e mentali attraverso un blog: http://www.cesarebeccaria.blogspot.com/ che aggiorno regolarmente e che mi tiene compagnia.
Credo di aver capito che il 14 maggio è una data importante per la nostra battaglia, una riunione dei ministri degli esteri europei. La Presidenza tedesca vuol fare la novella dello stento, il nostro ministro degli esteri per lunedì dovrebbe portare la Risoluzione scritta: un compito più che possibile. Non basterebbe ad aver vinto, ma sarebbe un passo necessario per arrivare alla votazione all’ ONU.
Domani, sul palco della Rosa nel pugno Pride, orgoglio laico o coraggio laico che sia, ci sarà certamente uno spazio per la battaglia sulla moratoria, per i temi del Partito Radicale Transnazionale. Senza centro, anche gli altri progetti perderebbero forza..

GIORNO VENTICINQUE


oggi inedia, a letto fino alle due - ferie di inedia.

voglio scrivere una risposta alla lettera di vecellio su notizie radicali; tra un pò, nell'ora della per me ex cena.

domani a roma se non mi danno un posto all'ombra mi svengo in piazza navona; sarebbe un ottimo mezzo per diventare famosa! in sciopero della fame si sviene durante il coraggio laico!

e se mi fanno le analisi e scoprono il mio tasso e la mia faina di thc?

che figura ... fantastica.

Capisco che la presidenza tedesca, e che ti volevi aspettare? vorrebbe fare la novella dello stento. Sette chili di ciccia ho consumato ... tu dormi alle mie grida disperate il gallo canta e non ti vuoi svegliare.

Che cosa posso io da qui che sono per scelta in fondo al mondo, oltre che digiunare aspettare e scrivere;

usque dum vivam et ultra.

10 maggio 2007

GIORNO VENTIQUATTRO/2


Oltre alle tecniche, mi pare che al ventiquattresimo giorno occorrano motivazioni forti e convinzioni profonde.
Ho aggiunto l' intenzione di liberarmi anche dalla dipendenza da caffeina, con un calo molto graduale perchè l' astinenza da caffeina mi fa venire un mal di testa micidiale, la mattina; sono arrivata a un caffè al giorno, poco con poco zucchero.
Il corpo cambia molto velocemente; mi sono meritata di entrare in ferie da ieri fino a giugno, sono le prime ferie a digiuno della mia vita; per il resto farei un pò quello che mi pare.

GIORNO VENTIQUATTRO

Siamo entrati nel vivo del digiuno; almeno io.
Digiunare e aspettare.
Il digiuno oltre un certo numero di giorni richiede uno sforzo di disciplina mentale che uno o ce l' ha o se la può far venire usando svariate tecniche collaudate nei secoli.
In onore al ventiquattresimo giorno all' ora di pranzo ho pubblicato la pregevolissima a giudizio insindacabile del direttivo L' OASI PATERNA DEL FIGLIOL PRODIGO D' AMORE PER IL MONDO.
Ho letto il comunicato di ieri a nome del PRT e di NTC.
Saldamente attaccati alla data del 14 maggio, per ora, la battaglia per la moratoria della pena di morte nel mondo continua.
Io non mangio fino a che la risoluzione non viene votata.
Digiunare e attendere; la mia posizione nello spazio sociale non mi permette di fare molto altro. Come dice Piero Fassino, c'è un tempo per ogni cosa.

9 maggio 2007

GIORNO VENTITRE/3

Oggi giorno del mio cinquantunesimo compleanno sono quasi morta mentre facevo ginnastica al sole; sono morta solo per alcuni momenti, ma devo obtorto collo ammettere che digiuno e sole insieme sono troppo per me.

GIORNO VENTITRE/2

SENTI SENTI che cosa ho dichiarato ieri!

8 maggio 2007

Dichiarazione di Marco Pannella, a nome del Partito Radicale, di Nessuno Tocchi Caino e del gruppo di esponenti radicali giunti con lui al 23° giorno dello sciopero della fame ad oltranza: Lucio Bertè, Guido Biancardi, Sergio D’Elia, Michele Rana, Claudia Sterzi e Valter Vecellio.
“Prendiamo atto delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Romano Prodi che ribadisce l’impegno governativo italiano alla vigilia del Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne dell’Unione Europea del prossimo 14 maggio.
Dobbiamo però francamente dissociarci dal tono di ordinaria amministrazione scelto a proposito dell’iniziativa per la Moratoria quando, invece, si tratta di compiere un ultimo tentativo per riparare alla inaudita gestione di questa vicenda da parte della Presidenza tedesca dell’Unione Europea che ha dato, manifestamente ed indubbiamente, un forte contributo per proseguire, tradendo impegni e doveri istituzionali e di moralità civile, il decennio di sabotaggio al diritto-dovere e alla concreta possibilità dell’Assemblea Generale dell’ONU di esprimersi a sempre più forte maggioranza a favore della Moratoria sulla strada dell’abolizione della pena di morte.
Negare questa informazione all’opinione pubblica e ai media e’ un grave errore che, in parte il Governo italiano, forse, ha di già compiuto di fronte all’evidenza anche, e alla scorrettezza della Presidenza tedesca.”

GIORNO VENTITRE/CINQUANTUNO




Oggi bisognerà ritornare sul tema dell'ambiente, per forza.


Non so veramente che cosa pensare del riscaldamento globale, dei fatti storici che sono però comprovati interdipendenti dai fatti sociali, non credo neanche che esista una verità assoluta.


L' unico fatto che mi appare certo è che a casa mia fa molto più caldo da molto tempo e sempre di più. E anche che nel territorio intorno a me i danni all' ambiente attuati da una parte da una classe politica locale corrotta in combutta con speculatori, parenti e amanti, dall' altra dagli ambientalisti che con i loro esperimenti dissennati hanno messo a dura prova il già precario equilibrio ecologico, i danni all' ambiente sono cresciuti e vanno crescendo da anni e acquisiscono sempre nuove tecnologie e indotti, mercati legali e clandestini.


E' caratteristica comune agli uomini e alle bestie modificare l'ambiente nel quale vivono; è la posizione dominante dell' uomo, per ora, a fornire più risorse ed anche maggiori responsabilità nel "modellamento dell' ambiente". A misura d' uomo. A misura d' uomo? Siamo dunque così dannatamente stupidi che neanche avere acquisito il dominio delle altre specie e della natura in generale, con determinati limiti, è un vantaggio sufficiente a metter su un mondo decente dove le risorse siano sufficienti per tutti e si faccia appena un pò meno puzzo?


Fatto sta che è il nove maggio e fa più caldo del solito; tutto è già fiorito, anche le ginestre che erano le ultime. E questa frase, "è più caldo", mi rendo conto che se anche mi sforzo di far finta di non sentirla, sta crescendo da anni in numero di voci e in convinzione.


Un altro fatto del quale sono certa è che la luce del sole è cambiata. Ho seguito negli anni il suo cambiamento, non mi hai mai convinto nè il mito del buco dell' ozono nè quello dell' effetto serra. Ma è cambiata in colore, in intensità, in effetti sulle persone e sulle cose. E' il sole che è cambiato? o questa fantastica atmosfera terrestre che ha mantenuto le stagioni in piedi dai tempi forse dell' arcadia si è modificata: l' inquinamento? gli influssi planetari? gli alieni? i servizi segreti? Tutto è possibile, anche se alcune cose sono meno probabili di altre.


Il fatto è che la biologia sfida la ragione; la sociobiologia poi non se ne parla.


Certo che non basta che un giorno sia più caldo per dire che esiste un riscaldamento globale, ma per vedere con i propri occhi e percepire con i propri sensi che esiste un mutamento climatico in atto non mi sembra che ci voglia nè laurea nè scienza infusa.


Poi ci sono quelli che fanno dell' ambiente, da una parte e dall' altra, un ariete di sfondamento per entrare e per restare in certi ambienti; sono tanti.


Può essere che per il pianeta tutto nel suo insieme noi esseri umani siamo in realtà solo un piccolo fastidio, come una malattia della pelle; che veramente l'essere umano sia il cancro del pianeta come ho sentito seriamente affermare più volte da ambientalisti in genere un pò depressi no, io non ci credo. E' darsi troppa importanza, da bravi antropocentrici imperialisti. Un piccolo parassita maleodorante che la gratta e la insudicia in superficie, tipo rogna. L' uomo è la scabbia del pianeta.


O lo è fino a che prende coscienza di essere uomo, si alza dal suo destino di scabbia e comincia a dire quello che pensa e a fare quello che dice.




8 maggio 2007

GIORNI VENTUNO E VENTIDUE




Anche è successo che nel pomeriggio mentre aspettavo il naturale svolgersi dell' affare, verso le sei di pomeriggio, sono salita a fare visita alla madonna del conforto, nel duomo di arezzo.
A digiuno. E non ho preso le scale mobili...
Purtroppo quella zona laterale del duomo dove si celebra il culto popolare di questa madonna, generalmente in penombra, era inquinata da luci eccessive e dal sonoro gracchiare di un microfono che sparava ad un volume assordante la predica di un parroco.
Celebrava la imminente visita del papa in brasile, questa perla, una terra dove in numerosi santuari a questa e a quell' altra madonna ogni anno convergono quarantamila pellegrini!
Questo paese dove la povera gente ha tanto bisogno e le differenze sociali sono enormi, ci sono i poveri e ci sono i latifondisti, diceva l'improvvisato esperto parroco, e che cosa va a fare allora il papa? Ma a portare un messaggio di pace naturalmente, oltre che a incentivare un così ricco afflusso di poveri verso i luoghi di pellegrinaggio.
All' uscita regolamentare manifesto family day, gite organizzate, esibizioni delle voci dell' antoniano.

GIORNI VENTUNO E VENTIDUE


Lunedì mattina è tornata mia nipote Vega dall' India che comunque non è una cosa che capita tutti i giorni e così abbiamo passato il pomeriggio a guardare le foto e a raccontare; mi ha chiesto educatamente se per caso non pensavo di essere diventata matta, a fare digiuno; fra le foto c'era anche il monumento a gandhi.
Poi stamani mi sono mossa presto per portare a termine una riscossione, ho guidato per centonovanta chilometri,
il tutto rigorosamente a digiuno.
Tra poco è il nove, mio compleanno e l'anniversario dell' uccisione di Aldo Moro.
Sono ventotto anni che vanno insieme. E' il mio primo compleanno a digiuno, giorno ventitre.
Nove ventotto ventitre.

6 maggio 2007

GIORNO VENTI/2


Ora ci mancava pure bordin che si arrabbia con vecellio! No che non è giusto...

io detesto che bordin, bandinelli, vecellio, capezzone, bonino, ecc.ecc. giù fino ai poeti minori, si insultino l'uno con l'altro invece di fare corpo collettivo contro le retrive forze conservatrici del cazzo.

mi darei fuoco dalla rabbia e dal dispiacere; a maggior sempre ragione quanto apprezzo la softità di toni che pannella usa con della vedova; pensavo che fosse soft con capezzone ( e chi ha sentito come ha trattato negli anni, per esempio dupuis o della vedova fino a che era tra noi può capire che cosa voglio dire ), invece è proprio con tutti.

io, invece, se fossi dio, prenderei le loro dure testoline di maschi litigiosi, tribali e territoriali, e le sbatacchierei senza delicatezza alcuna l'una contro l'altra.

GIORNO VENTI


stamani verso in gravi condizioni preda di femminili dolori acuiti dal digiuno. Chi ha detto che non mangiando i cicli cessano? Anzi, ritornano pur essendo cessati diverse volte; che palle.

Mi tornano in mente le discussioni che di recente alcuni maschi hanno intrattenuto sulla mailing list toscana, sulla pillola che fa scomparire per incanto le mestruazioni. Certo che nel giro di pochi anni le cose son cambiate: un tempo gli uomini non parlavano di mestruazioni e se eri gravida le prime affettuose parole che ti rivolgevano erano: sei sicura che sia mio?

Sarà stata la scoperta delle analisi del dna, sarà stata la pillola il femminismo o uno scherzo del destino, fatto è che ora giovani uomini si appassionano a discutere se tu debba o possa prendere la pillola anti-mestruo, se tu debba o no avere il loro magnanimo consenso per abortire, come devi partorire e dove.

( così, per dire, a me piacerebbe partorire in piedi, camminando sui prati o sulla spiaggia ).

5 maggio 2007

GIORNO DICIANNOVE/3

OMNIA VINCIT AMOR



ET NOS CEDAMUS AMORI

GIORNO DICIANNOVE/3

E non è ancora finita!
Rientrando nell' arena del forum di radicali.it ho trovato un fantastico post del mio compagno, di disubbidienza civile e tanto altro, Braccini in mio onore.

Lunga vita all' antiproibizionismo!

GIORNO DICIANNOVE/2

Anche un altro avvenimento non ho ancora raccontato; quanto labile è la mia psiche e quanto mi stupefa il digiuno!
Dimenticavo che venerdì sera, mentre accompagnavo, come da odiosa consuetudine familiare, il Presidente a fare la spesa all'Ipercoop ed ivi incontravo i pusher con i quali dovrebbe andare in porto un losco affare antiproibizionista da trecento euro con i quali andrò in ferie dopo circa dieci anni,

mi ha telefonato un radicale storico fiorentino per dirmi che visto le cose che faccio e che scrivo dovrei finire candidata a sindaca di firenze e lui l'ha detto alla bernardini e al bacchi.

Fantastico avere dei fans! Ci si riconcilia con il mondo cane e con i santacci del paradiso e chi li prega.

PREGHIERA DEL 12 E 13 MAGGIO





Quando la Democrazia Cristiana, la grande balena bianca, si oppose alla legge che legalizzava il divorzio e sfidò il destino affidando la decisione al popolo sovrano e alla scheda referendaria, io c’ero; me ne ricordo benissimo, era l’anno nel quale avrei compiuto diciotto anni e sarei diventata maggiorenne, con tre anni di sconto sul previsto. Grazie a Pannella; già allora.
Le gerarchie conservatrici democristiane ( che se uno non le ha viste non se le può immaginare, che facce, che ghigne, che senso di oppressione occulta ) contavano sul voto delle donne cattoliche italiane, delle mogli e madri cresciute nel ventennio a catechismo e fascio, preti e padri padroni. Per quello avevano consentito al suffragio universale.Ma, come già era successo nel precedente referendum del 1946, facevano i conti senza l’oste.
Il giorno nel quale Giorgiana Masi fu uccisa mentre se ne tornava a casa sua ugualmente c’ero; non a Roma, ma attaccata a Radio Radicale. Come poter parlare di quegli anni? Sono così diversi da sembrare alieni, tali che pare di averli sognati.
Ma non potrò tacere del comportamento del Vaticano; non sarebbe giusto.
Perché c’ero quando gli affari di Marcinkus si intrecciavano strettamente con la vita politica e legislativa italiana; quando la predica di un parroco di paese poteva rovinare per sempre una vita e i preti nei confessionali ti raccontavano che dovevi restare pura come Maria madre di Cristo.
Per questo e altro non posso credere nella buona fede dell’indignazione vaticana di questi tristi giorni nei quali siamo diventati tutti terroristi. Terrorista chi divorzia, chi abortisce; terrorista chi si esprime. Certo chi manda un proiettile è un terrorista nel senso proprio, cioè vuol mettere terrore, e in questo caso ci riesce. Ma ognuno può dire e scrivere ciò che vuole, nei limiti delle leggi costituite. E io non scrivo su un muro di una chiesa ma posso qui scrivere che tutti questi alti prelati dovrebbero vergognarsi, vergognarsi tanto, dell’atmosfera che hanno creato, delle chiusure che hanno operato, delle provocazioni bieche e stantie che mettono in campo nel tentativo di riportarci indietro.
Io sarò troppo sensibile, ma quando sento che le coppie di fatto sono una strada che porta alla pedofilia e all’incesto, come se fossero droghe leggere e pesanti, oppure che dall’aborto al terrorismo il passo è breve, quando sento queste sciocchezze penso che se potessero riaprirebbero gli uffici della santa inquisizione e riaccenderebbero i roghi per le streghe; come donna e come cittadina mi sento seriamente minacciata.
Questa compagine monosessuata, tutta piena di vizi privati e di una pubblica virtù che le viene attribuita per antonomasia, sta lottando per recuperare un potere che vacilla; un potere fatto di roba, di manipolazione dei corpi e delle coscienze, di lasciti e privilegi. Come se non fosse passato un secolo e mezzo dalle prime affermazioni di quel principio liberale fondante della nostra cultura, Libera Chiesa in Libero Stato, che per me significa che la libertà della Chiesa finisce dove comincia quella dello Stato. Libera Chiesa in Libero Stato, e non viceversa.
Libere le Chiese di costruirsi chiese, a loro spese, di invitare fedeli a pregare San Rocco, Ganesh o il Dio Serpente; liberissime di credere ed esprimere, di esistere e di riunirsi. Ma libero lo Stato di governare, di fare leggi e di imporle; soprattutto libero il cittadino di vivere e morire come meglio gli aggrada, nei limiti delle leggi dello Stato.
Senza anatemi, scomuniche, roghi, cilici, concordati e decime. Amen

GIORNO DICIANNOVE


Diletti fogli,

ho avuto un rigurgito anticlericale; c'è un perchè, oltre alle conseguenze psicofisiche del digiuno.

Venerdì, ritornando a casa, pensavo finalmente di trovare pace e silenzio alle mie pene, spazi di riflessione personale.

No, invece di trovare l'infinito, ho trovato l'aiutante impiantatore di irrigazione dell' uliveta ( la famosa uliveta del Presidente e dello Sciamano ).

Fino da giovanissima ho avuto in dote un dono del quale farei a volte volentieri a meno: le persone dimostrano una naturale tendenza a svelarmi esperienze personali, vergognosi segreti, pensieri nascosti.

Così ancora una volta è successo che per la prima volta in vita sua qualcuno mi abbia messo a parte di terribili avvenimenti rimossi; nello specifico, sono stata depositaria delle confidenze dell'irrigatore su molestie e abusi da lui subiti da bimbo ad opera di ecclesiastici, della premiata ghega di Don Cantini.

Questo mi ha distratto un attimo; mi ha spinto a scrivere un altro articolo che poi di seguito vi posto, mi ha occupato per un giorno intero.

Nel frattempo, sotto sotto, ho continuato a rimuginare sugli obbiettivi del mio digiuno; ho scelto un avversario, il mio personale "inglese imperialista" da gandhianamente sfidare.
Poi se ne parla. Nella foto, mentre scrivo a Prodi e a D'Alema.

DELLE CATEGORIE DEL DIGIUNO


Aspettando che la nonviolenza faccia il suo effetto, il che non è escluso, ci si può dilettare e dialettare sulle numerose categorie del digiuno.
La prima, fondamentale, distinzione, è tra digiuno per mancanza di cibo e digiuno per scelta; il primo è noto anche come “la fame nel mondo”, patologia sociale per la quale muoiono ogni giorno molte più persone di quante ne siano morte l’11 settembre, senza che a nessuno importi un accidente.
Il digiuno per scelta può essere anche quello una patologia, nel qual caso è chiamato anoressia e riguarda, con le dovute eccezioni, giovani donne con il frigorifero pieno.
Esiste poi il digiuno purificatore, in genere periodico e connesso con terapie spirituali: si spazia dai quaranta giorni nel deserto di Gesù Nazareno a varie pratiche induiste fino ad arrivare alle moderne teorie new age; negli ultimi anni, per esempio, una signora australiana, Jasmuheen, affermando di nutrirsi di luce da una decina di anni, ha messo in piedi una setta, un metodo e ha venduto migliaia di copie dei suoi libri, nei quali afferma che il desiderio di mangiare non ci appartiene originariamente ma fa parte di un programma alieno che è stato installato nelle nostre menti per meglio dominarci.
Se il digiuno diventa sciopero della fame, siamo in presenza di un digiuno politico.
Quando Gandhi nei primi decenni del novecento iniziò a sperimentare l’uso di armi nonviolente a fini politici, possedeva già una vasta esperienza in digiuni purificatori; strettamente vegetariano, frugale al limite con l’ascesi, avrebbe considerato la quantità di latte che si assume con tre cappuccini non un digiuno ma una alimentazione più che sufficiente; per non parlare del caffè in essi contenuto, sostanza che nei precetti indù è “tamasica”, cioè pesante, impura, tossica.
Il digiuno nella tradizione gandhiana è come un naturale presupposto che accompagna e facilita l’uso delle altri armi spirituali, ahimsa, satyagraha ecc.
I grandi successi che Gandhi ottenne con le sue armi nonviolente, dovuti certamente alla forza della verità, ma anche alla sua grande anima, hanno spinto all’emulazione decine di persone.
Fra queste, il nostro ( e se “nostro” non vi piace dirò “mio” ) grande maestro Marco Pannella, l’unico vero politico patafisico che la storia del nostro secolo ci ha donato.
( Se non sapete che cosa è la patafisica posso accennare che trattasi di un movimento filosofico e artistico creato nei primi anni del 1900 da Alfred Jarry; la definizione da lui ideata inizia così: La Patafisica è la scienza delle soluzioni immaginarie… ).
Nelle mani e nella mente di Pannella l’arma spirituale nonviolenta gandhiana si trasforma, si arrichisce, contamina e viene contaminata. Sciopero della fame, sciopero della sete, autoriduzione dei farmaci, sciopero della fame collettivo, sciopero della fame di massa, sciopero della fame a staffetta, sciopero per ora della fame, sciopero della fame a oltranza; nel quale si rischia, è bene ricordarlo, non la morte ma la vita. Che differenza fa? Provare per credere!
Capita spesso che i digiunanti radicali, oltre a patire la fame e l’offesa inferta alle viscere da tre cappuccini di bar su uno stomaco vuoto da giorni, debbano sopportare gli ingiuriosi strali che altri compagni radicali, non convinti della bontà della loro azione, dedicano loro; battutine acide, dubbi infamanti, diatribe oziose; basta farsi un giro sul forum di radicali.it per rendersene conto.
La critica interna radicale all’arma nonviolenta del digiuno non ha mai prodotto, che io ricordi, interventi ragionati e strutturati, parlati o scritti che siano. Questo, a me che come digiunante sono all’accanita ricerca di un dialogo con l’avversario, dispiace, e questo vuol esser anche un invito a farsi avanti.
Concludendo: i digiuni possono essere vari e di vario tipo, ma di Pannella, come della mamma, per fortuna o disgrazia che sia, ce ne è uno solo!

4 maggio 2007

GIORNO DICIOTTO/3

dove si scopre che i primi due destinatari della lettera pubblica sono gli stessi con i quali ho fatto colazione tutto l'altro anno. stesso bar, stessa ora, stesso barista ormai morto di cancro, pace alle sua grande anima.
il presidente di regione non ha una mail pubblica dove scrivere, ma un format da riempire; che ho riempito chiedendo educatamente un indirizzo e-mail dove sia possibile inviare una lettera pubblica con alcuni allegati e accennando l'argomento. Chissà...

GIORNO DICIOTTO/2

siamo ancora al diciottesimo giorno; e sembra già il quarantesimo.
dunque, nell'ordine:
ho raggiunto l'obbiettivo del mio contratto a progetto, in anticipo sui tempi previsti, con spese minori per il datore di lavoro di quelle previste; il database è creato, perfetto, così bello e funzionante che la manuntezione che necessita è minima. Premio: arrivederci e grazie, quando avremo bisogno di sfruttarla ancora un pò la chiameremo.
non sono più in contatto con la mailing list dei radicali toscani, nè con quella di rientro dolce; ogni tentativo di reinserirmi va fallito.
sto intrattenendo uno squallido dialogo sul forum di radicali.it con uno con il quale già mi scontrai anni fa sullo stesso forum ma non riesco a ricordare perchè. lui sostiene che la moratoria è una cagata pazzesca, così, io alla toscana dico cacata, anzi, come disse il pitti, il palazzo è mio e caco in dò voglio! io gli chiedo di motivare la sua affermazione e lui non risponde e trova un monte di scuse; sarà perchè quando ha dovuto motivare l'altra sua fine osservazione "il 12 maggio è una cagata pazzesca" ha fatto la sua bella figurina appunto di cacca e pure i suoi compagni di mandamento l'hanno ripreso.
a vedere rita non ci sono andata, ma l'ho vista ora in televisione dove, specie all'inizio, è andata bene. Nel suo viso ho immaginato molte cose e il quadro comincia a diventare limpido come un cielo senza nuvole grazie anche alle fantastiche conseguenze lucidatorie del digiuno.
a vedere rita non ci sono andata anche perchè mi veniva la nausea al solo pensiero di vedere qualcuno che avrei visto; mi dispiace, ma è così.
non crediate che sia finita con la lettera pubblica; siamo tutti gandhiani ma non troppo e a me l'idea di cadere per la pallottola di un grullo qualsiasi non piace affatto.
così ben presto le soluzioni immaginarie pioveranno come code di comete sugli attoniti scettici e sul branco di maschi litigiosi che tutti quanti sono, donne comprese.
ancora un giorno, ancora, per favore, ancora un giorno di demenza che sarà l'ultimo degli ultimi.

GIORNO DICIOTTO


oggi due piacevoli sorprese: la telefonata di invito a ritirare l'assegno ( reddito netto del mese di aprile = euro 317,20, ma tanto non mangiando possono anche bastare ), la risposta di gualtiero vecellio che mi fa sembrare, ma solo sembrare, per carità non avessi ad abituarmi a questi lussi, di esistere.

Poi ho visto tre amiche che non vedevo da tanto, una era al corrente del digiuno dai giornali, non del mio ma comunque dei radicali per la moratoria; la seconda, che fa l'avvocatessa in regione, dio salvi l'anima sua, non ne sapeva assolutamente niente.

la terza poi aveva così tante cose da raccontarmi sul suo nuovo marito giordano di ventisei anni, del quale peraltro si è già forse stancata, che non è rimasto il tempo di farle notare che lei aveva cenato e io no.

mala tempora currunt, e non sarebbe niente se non

atque peiora premunt

se non fosse che oggi venerdì vedo Ritina sarebbe proprio già fin da quest'ora una delle solite giornate del cazzo ( parola greca che vuol dire amore )

3 maggio 2007

GIORNO DICIASSETTE/2

Si diranno i miei settottundici lettori: ma che fai ancora sveglia alle 3 e 44? perchè questa è l'ora reale qui ora, anche se l'orologio del blog è al soldo di potenze straniere e bara sapendo di barare.
Che faccio, sto sveglia e mi giro e mi rigiro dalla fame, involtandomi nelle mie impasses economiche, lavorative, di vita, rifriggendomi vecchi discorsi e chiacchere, mi sforzo di amare gandhianamente l'avversario mentre la fame mi indirizza invece all'aggressività e al desiderio di staccargli le orecchie a morsi.
Meno male che, a giudicare dal numero di commenti ai miei post e delle risposte alle mie amichevoli lettere, non esisto neanche.
se non esisto, come posso avere fame?

GIORNO DICIASSETTE


si, è vero; siamo tutti terroristi; io poi non se ne parla.
ho interrotto volontariamente alcune mie e altrui gravidanze, ho partorito due figli nel peccato di una relazione senza sacramento alcuno, ho deprecato le porte chiuse della chiesa alla bara di welby, anche se non l'ho fatto di fronte a mezzo milione di persone, ma se avessi potuto, anche di fronte a un miliardo, ritengo la chiesa cattolica romana co-responsabile della fame nel mondo, mi fa schifo proprio l'epistola del 2001 nella quale il futuro papa ( nella foto dopo un incontro con domeniddio che l'ha spettinato ) minaccia di scomunica coloro che denunciano i preti pedofili.
La pallottola non glielo mando, ma in nome di dio e del culo dei bambini, fermiamoli!

2 maggio 2007

GIORNO SEDICI/2



Il 12 maggio, a San Giovanni, per il Family Day "manifesterà la controriforma", a Piazza Navona, con la Rnp, ci sarà "la riforma". Il leader dello Sdi, Enrico Boselli, la mette così, nel presentare l'iniziativa che, insieme a Marco Pannella ed Emma Bonino ha promosso per celebrare, 33 anni dopo, il 'coraggio laico' (è questo lo slogan dell'iniziativa) della battaglia contro il referendum per la cancellazione della legge sul divorzio, nello stesso giorno in cui una piattaforma cattolica ha convocato il Family Day.
"Mi auguro - dice senza mezzi termini Emma Bonino - che a questa giornata partecipino tutti coloro che non si rassegnano a vedersi scippato il 12 maggio".
"Non c'è alcuna ragione - sottolinea Marco Pannella - perché molti degli sconfitti di allora abbiano scelto quel giorno". "Se non - prova a ipotizzare il leader radicale - ma io non lo dico, per celebrare la rivincita". E allora in quella data, per dirla sempre con Enrico Boselli, "non vogliamo fare una gara con l'altra piazza, semplicemente non lasciarli soli", dimostrare che "c'è un'altra Italia, quella delle conquiste civili".
Il numero due dei socialisti, Roberto Villetti, parla della necessità di opporsi a quella che sembra voler essere "una vera e propria prova di forza da parte delle gerarchie ecclesiastiche", in un Paese come l'Italia, unico caso in cui "il Vaticano rivendica di fatto un proprio protettorato".
Ma quella a difesa della laicità, osserva ancora, "non è una battaglia che si riferisce solo a coloro che non sono credenti, si tratta di una battaglia di libertà, che non vuole impedire nulla a nessuno".
Con la Rosa nel pugno, forse rivitalizzata e certamente cementata da questa occasione, in piazza ci saranno diversi partiti e associazioni, dai Liberali ai Repubblicani ai Verdi, dalle Famiglie Arcobaleno a Gay Left e diverse personalità del mondo accademico (da Margherita Hack a Gianfranco Pasquino) e del mondo dello spettacolo, da Luciana Littizzetto a Oliviero Toscani, passando per i registi Giorgio Albertazzi, Pasquale Squitieri, Ferzan Ozpetek e Marco Bellocchio.
Quest'ultimo, che ha partecipato alla presentazione dell'iniziativa, si è detto "stupito e indignato" che "persone democratiche si oppongano a ovvietà democratiche", come la difesa dello Stato laico. "I Dico - ha aggiunto - non sono una questione secondaria, rappresentano un problema essenziale di democrazia e se la maggioranza non riesce ad approvarli è una vergogna!".
Alla presentazione della manifestazione, che comprenderà, oltre che un concerto a Piazza Navona anche un convegno ('Il mito della famiglia naturale: la rivoluzione dell'amore civile') erano presenti anche la presidente la segretaria e la tesoriera di Radicali Italiani, Maria Antonietta Coscioni, Rita Bernardini e Elisabetta Zamparutti, Maria Fida Moro, Pasquale Squitieri, Alessandro Cecchi Paone, Sergio Stanzani, Mina Welby, Sergio D'Elia, Marco Cappato e Maurizio Turco.

GIORNO SEDICI



perchè non son io coi miei pastori?

perchè i miei pastori non sono con me?

chi sono i miei pastori?

che tipo di bestia son io?

fine delle domande sciocche.

ieri mi sono ascoltata quasi tutto il concertone del primo maggio; quasi non credevo alle mie orecchie: "sarò sempre contro la pena di morte" ha detto uno dei primi cantanti, "non sopporto la chiesa che rifiuta il funerale religioso a welby" ha proseguito un presentatore. Sembrava quasi di essere a torre argentina.

ho concepito la mia lettera pubblica e la ho inviata a quattro compagni per osservazioni e buoni consigli: dopo 24 ore nessuna risposta, forse non esisto e non me ne sono accorta, sensazione che spesso mi accompagna quando scrivo.

sono dimagrita sei chili, invidio vecellio che le ultime notizie davano a meno tredici, forse meglio così.

tanti auguri a Marco Pannella per il suo settantasettesimo compleanno, che il buon dio ce lo conservi, dopo di lui il diluvio del quale già odoriamo le avvisaglie.

1 maggio 2007

GIORNO QUINDICI


link al blog dei patafisici laddove trovai il tempo di pubblicare LETTERA ALL'ADE nonchè OTTOBROSEI, pregevoli liriche celebranti un classico tema poetico, cioè la mamma morta, ad opera di victoria ( figlia di victor ) joseph.