E' un evento significativo quello che si è verificato all' Olimpico di Roma, dove i tifosi convenuti per la Coppa Italia (Napoli/Juventus, 2 a 0) hanno sonoramente fischiato l'inno di Mameli; non per come era cantato, dato che la prima raffica di fischi era partita già all'annuncio.
Il nazionalismo degli italiani, creatura recente mai del tutto formata, traballa sotto i colpi di una classe dirigente sciatta e rozza, quella che gli italiani stessi si sono votati, e i fischi all'inno, dentro ad uno stadio, sono significativi della disgregazione di uno spirito che ha sempre avuto nel calcio e negli stadi i suoi momenti più partecipati.
Se questo fosse il prologo ad un riconoscersi in una identità più allargata, che potrebbe essere quella europea come quella mediterranea, o addirittura globale, se ne potrebbe attendere fiduciosi gli sviluppi; ma per come fino a oggi si sono dimostrati gli italiani, più facile che sia una introduzione ad un campanilismo di ritorno.
24 maggio 2012
11 maggio 2012
Noi non abbiamo pianto
Pala |
Proprio così. Noi non abbiamo pianto. Nemmeno vedendo la disperazione della miseria nera economica e culturale italiana messa in mostra, stasera, da Santoro, e più in generale, da tutti i movimenti anticasta antipolitica antiequitalia. Vanno a sciacallare dove non c'è più nulla da prendere. Che schifo.
Alla pala.