• Dichiarazione di Claudia Sterzi, segretaria dell’Associazione radicale Antiproibizionisti e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani
Scrive ieri sull’Unità Luigi Manconi, commentando la costituzione di una associazione radicale di antiproibizionisti a Chianciano: “Giova ricordare che l’antiproibizionismo italiano non è mai stato quello “liberista” di Milton Friedman bensì un movimento dotato di una forte base sociale e, direi etica.”
Ringrazio molto per l’annuncio, ma aggiungo che altrettanto gioverà riconoscere che gli evidenti danni prodotti dal proibizionismo, danni sociali e danni economici, dimostrano come strategie fallimentari sul livello economico difficilmente possono avere effetti positivi sull’umanità; lo sviluppo economico non è obbligatoriamente in concorrenza con lo sviluppo sociale ed umano.
In Italia, mentre ancora oggi è stato arrestato e rinchiuso in carcere un coltivatore di dieci piante di canapa, l'antiproibizionismo produrrebbe una diminuzione sia dell’ enorme giro di denaro, illecito e fuori controllo, che il proibizionismo sulle sostanze stupefacenti e sulla prostituzione muove, sia dei malefici effetti sociali che la clandestinità e la illegalità del fenomeno provocano.
Ringrazio molto per l’annuncio, ma aggiungo che altrettanto gioverà riconoscere che gli evidenti danni prodotti dal proibizionismo, danni sociali e danni economici, dimostrano come strategie fallimentari sul livello economico difficilmente possono avere effetti positivi sull’umanità; lo sviluppo economico non è obbligatoriamente in concorrenza con lo sviluppo sociale ed umano.
In Italia, mentre ancora oggi è stato arrestato e rinchiuso in carcere un coltivatore di dieci piante di canapa, l'antiproibizionismo produrrebbe una diminuzione sia dell’ enorme giro di denaro, illecito e fuori controllo, che il proibizionismo sulle sostanze stupefacenti e sulla prostituzione muove, sia dei malefici effetti sociali che la clandestinità e la illegalità del fenomeno provocano.
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