cinque post dopo il dibattito e l'immersione nel campo
dibattito pubblico a Pistoia: antiproibizionismo radicale, proposta di governo o follia? 18 aprile 2009, Sala Nardi
il dibattito pubblico è ben riuscito, nel senso che si sono espresse più posizioni antitetiche, con momenti di tensione ma seguendo un filo logico di discussione; il tema proposto, cioè l'antiproibizionismo radicale, è stato a tratti soverchiato dalle polemiche che i rappresentanti di comunità hanno intrapreso. La claque di una comunità in particolare si è distinta per interruzioni, scompostezza, tentata appropriazione del microfono, prepotenza e villania, oltre che esibendo una povera signora, condotta a una crisi isterica che pareva una trance mistica, nel tentativo di dimostrare che se ci fosse stata la somministrazione controllata di eroina suo figlio sarebbe morto, senza considerare che è perchè l'eroina è proibita che suo figlio ha rischiato di morire. ...
... I presenti erano intorno ai 70, c'è stata una ora e tre quarti circa di interventi intorno ai 10 minuti di dieci oratori, poi domande e interventi dal pubblico e secondo giro.
La stessa comunità indisciplinata si è poi risentita perchè il medico dell'altra comunità ha dato dell' ignorante al suo leader, sedicente ex tossico imprenditore, che sosteneva che non necessita un medico per prescrivere terapie sostitutive, che, obiettivamente, se si chiamano terapie un motivo c'è. Inoltre non ho ben capito perchè hanno espresso a gran voce dissenso di fronte all'affermazione che la tossicodipendenza è una malattia, chissà cos'è secondo loro, forse una insidia del demonio.
Il consigliere comunale di AN PDL si è ben comportato all'inizio, ma poi ha fatto il furbino della stazione in fondo, sostenendo di esser stato censurato e ironizzando sui termini libertari e democrazia, invece non è stato censurato proprio per nulla, nè lui nè nessun altro.
Mentre durante il primo giro di interventi ho seguito il merito del dibattito e ho commentato tra l'uno e l'altro, nel dibattito pubblico il gestire l' ordine degli interventi è stato più impegnativo. La formula del "forum", uno dei modelli delle scienze sociali che in altri paesi vengono promossi e pagati dai governi, ha consentito l'emergere di scambi repressi da decenni nel dibattito pubblico, che viene condotto generalmente tra forze fra loro compatibili e similmente orientate, con una serie di "come ha detto l'illustre collega che ha parlato prima".
Il presidente di "Giustizia e libertà" ha portato un contributo colto e illuminato, di ragionevole dubbio e considerazione umana. La assessore Dei alle politiche sociali ha affrontato con molto garbo il tema degli stili di vita odierna e delle dipendenze che non riguardano solo i giovani e non solo le droghe illegali. Luca della comunità che cura nel nome di cristo si è presentato con la bibbia ecc.ecc.
L'ultimo post lo dedico al senatore Perduca che si è sottoposto a venire in una cittadina toscana a rappresentare l'antiproibizionismo radicale pervicacemente fino in fondo, cosa che non è da tutti, e del che l'associazione gli è grata.
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