Nota del Quirinale:
"Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto in una telefonata a Marco Pannella esprimere la sua vicinanza e il suo apprezzamento al leader radicale e a tutti i partecipanti alla giornata di mobilitazione sul tema del sovraffollamento delle carceri e dei diritti umani dei detenuti. Questo straordinario impegno è valso a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, pur dominata in queste settimane dai problemi della crisi finanziaria, su drammatiche questioni come quelle sollevate anche dal Presidente della Repubblica in occasione del recente convegno sulla giustizia e a sollecitare un intervento del Parlamento in tempi ravvicinati".
Anche se il mondo politico italiano fa finta di non sentire, questa dichiarazione di Napolitano è chiara e diretta, e merita considerazione, anche se una comunicazione alle Camere sarebbe stata più consona. Una nota che richiama direttamente le "drammatiche questioni come quelle sollevate anche dal Presidente della Repubblica in occasione del recente convegno sulla giustizia", fra le quali, appunto, e in primo piano, quelle depenalizzazioni dei reati senza vittima che sono obiettivo della mia azione. Per rispetto istituzionale verso il Presidente della Repubblica, quel rispetto che il Parlamento non sta ancora dimostrando, decreto immediatamente una sospensione di 48 ore dallo sciopero della fame, iniziato il 31 luglio, 48 ore che mi serviranno anche per prevedere e decidere come continuare la mia, e la nostra battaglia.
Claudia Sterzi
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