LEGALIZZARE IL LEGALIZZABILE, SALVARE IL SALVABILE!
Caserta 27 aprile 2011
In campagna elettorale, ci pare più utile sottolineare i buoni requisiti della nostra lista e del nostro programma che non attaccare gli altri; così non la pensa Luigi Cangiano, della lista cosiddetta Stop Camorra, che dalle pagine del Mattino ci attacca senza nominarci. L'onorato Cangiano invita a "non sprecare il proprio voto per liste dannose per il territorio ... che vorrebbero la legalizzazione delle droghe leggere, ossia, che vorrebbero che ogni singolo cittadino fosse libero di andare sotto casa ad acquistare questo genere di droghe".
Sì, siamo noi quelli della legalizzazione delle droghe, e cogliamo volentieri l’occasione per spiegare in sintesi la nostra posizione, che verrà più ampiamente trattata sabato 30 aprile nell’incontro pubblico “Legalizzare il mercato, limitare i danni”, presso la nostra sede in Via Cesare Battisti 69, II piano, alle ore 17.00.
La droga è già, oggi, in vendita sotto casa, senza alcun controllo e senza alcuna informazione corretta; con grande vantaggio delle mafie che dal narcotraffico traggono gran parte del loro fatturato. La guerra dura alla droga, a livello mondiale, è stata portata avanti da Bush per più di un decennio, oggi anche enti sovranazionali, scienziati e ex capi di stato e di polizia di tutto il mondo riconoscono che il proibizionismo è fallito e che bisogna tentare un approccio diverso, iniziando dalla legalizzazione dell’uso personale ( cosa diversa sono abuso e dipendenza, che sono malattie e come tali vanno curate, nelle strutture sanitarie e non in carcere ). Esperimenti sono stati già compiuti in molti paesi ed hanno dato buoni risultati, con diminuzione della criminalità e delle morti correlate principalmente alle droghe pesanti. Solo in Italia queste cose non si sanno, grazie alla disinformazione che Giovanardi porta avanti.
L'antiproibizionismo è una strategia di governo dei fenomeni sociali, come la battaglia contro l'aborto clandestino, quando ci accusavano di voler mandare tutte le donne ad abortire; invece da quando è stato legalizzato l'aborto è diminuito e se fosse stata data più informazione, come da legge, sarebbe diminuito ancora di più.
Legalizzare il mercato vuol dire dare un colpo alla malavita organizzata, a chi giovano le leggi esistenti, proibizioniste e superate in molta parte del mondo? Solamente a chi dal narcotraffico trae grandi guadagni che poi usa, anche, per corrompere la politica.
Pensiamo che i cittadini di Caserta, che hanno sotto gli occhi gli effetti devastanti delle leggi vigenti, possano in buona parte, se non essere d’accordo al 100% con noi, essere interessati a dibatterne senza pregiudizi e senza altro interesse che il miglioramento dell’esistente. Legalizzare il legalizzabile, salvare il salvabile! Vi aspettiamo sabato 30 aprile all’incontro pubblico “Legalizzare il mercato, limitare i danni”, presso la nostra sede in Via Cesare Battisti 69, II piano, alle ore 17.00.
Claudia Sterzi, capolista della Lista Caserta No-Caste e segretaria dell’ Associazione radicale antiproibizionisti
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