24 agosto 2007

ad giorno




Pena di morte. D’Elia e Zamparutti: moratoria Onu per fermare santa alleanza Usa Giappone
Roma, 23 agosto 2007

Sull'escalation di esecuzioni in Texas e in Giappone, Sergio d'Elia ed Elisabetta Zamparutti, rispettivamente Segretario di Nessuno tocchi Caino e Deputato della Rosa nel Pugno e Tesoriera e curatrice del Rapporto annuale di Nessuno tocchi Caino
"Di fronte alle notizie di esecuzioni giunte oggi dagli USA e dal Giappone come dall'Arabia Saudita è sempre più urgente che all'Assemblea Generale dell'ONU sia consentito di proclamare una moratoria universale delle esecuzioni capitali. Non bastano gli appelli dell'UE a fermare la mano del boia in Texas o le critiche a cose avvenute del Consiglio d'Europa. Occorre che l'Europa presenti subito all'apertura dell'Assemblea generale in settembre la risoluzione per la moratoria e non tergiversi, come sta accadendo, rischiando di far fallire per l'ennesima volta la possibilità che l'organo maggiormente rappresentativo della comunità internazionale si esprima contro le esecuzioni. Esecuzioni che sono aumentate nell'ultimo anno, pur diminuendo i Paesi mantenitori, come risulta dal Rapporto 2007 che presenteremo il 30 agosto."
"La moratoria ONU" hanno detto i dirigenti " è l'unico modo per interrompere questa escalation e la santa alleanza tra Stati Uniti e Giappone che presenta oggi una nuova e orribile edizione, dopo quella della guerra al terrorismo e della guerra in Iraq. Una alleanza mortifera, violenta che trova oggi emblematicamente nella pena di morte il modo compiuto di esprimersi e un linguaggio comune, ahinoi, a quello di paesi come la Cina, l'Iran, il Pakistan, la Corea del Nord, il Vietnam e altri regimi dittatoriali che le due democrazie più forti del mondo dicono di voler combattere."

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