DUBITO
Non sono state affatto incoraggianti le parole di Romano Prodi, intervenuto ieri alla presentazione del rapporto annuale di Nessuno Tocchi Caino.
Prodi ha parlato di una dura battaglia civile, di una bandiera culturale; di speranza, di mancanza di certezze, di rischio.
Si è mostrato incerto e dubbioso sull’istanza di moratoria, rispetto a quella di abolizione, e non ha fatto parola sul sostegno che altri sponsor, al di fuori dell’Unione Europea, hanno offerto.
I telegiornali della sera hanno posto un forte accento sul caso Foster, un caso di condannato graziato sulle migliaia che ogni anno nel mondo non vanno a finire altrettanto bene.
Il tg2 ha montato uno strano servizio che iniziava con prodi intervistato per la strada, proseguiva con qualche istante di intervista a Sergio D’Elia, finiva con una dichiarazione d una responsabile di Alleanza Nazionale sulla necessità di boicottare Yahoo per il suo comportamento rispetto alla censura cinese dell’accesso a Internet.
Dubito; sarò prevenuta, sarò azzardata, ma dubito. Anche perché, come ha ricordato Marco Pannella, lo stesso Prodi ha speso parole simili fino dal 2003, senza che alle parole sia seguita l’azione necessaria alla presentazione della Risoluzione all’Onu.
Mi pare che ora come non mai tutti coloro che sono sinceramente impegnati per questo obiettivo abbiano bisogno del sostegno della nonviolenza.
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