ENNESIMO PROCESSO, ENNESIMO RINVIO
Ieri, 3 ottobre, si è svolta, a distanza di 5 anni e 4 mesi dai fatti, la prima udienza del processo per cessione di mariuana in Piazza del Campo a Siena, una delle 22 azioni nonviolente di disobbedienza civile che la Segretaria di R.I., insieme a decine di militanti radicali, è andata realizzando in tutta Italia, con risposte contraddittorie da parte delle autorità giudiziarie e nel silenzio più totale dei mezzi di informazione.
L’ udienza, che mi vedeva imputata insieme a Rita Bernardini e a Giulio Braccini, si è conclusa con un rinvio per l’ ascolto di un perito assente perché non individuato.
Sono stati ascoltati i testimoni dell’ accusa, cioè i poliziotti che avevano condotto il fermo e la perquisizione; e noi imputati.
Ho avuto modo di confermare la mia disobbedienza e a domanda specifica del nostro avvocato, Giuseppe Rossodivita, ho affermato di aver agito per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e dell’autorità giudiziaria sulle incongruenze e sugli effetti delle leggi sulla droga allora vigenti; non che oggi vada meglio, anzi.
In particolare, la cessione gratuita del 2 giugno 2002, a Siena, è stata dedicata alla mariuana terapeutica e a tutti quei malati che in molti altri paesi possono trarre vantaggio da terapie derivate dai principi attivi della canapa, mentre in Italia la loro libertà di cura viene messa in forse dall’impossibilità legale di procurarseli.
Qualche piccolo passo in avanti recentemente si è fatto; alcune AUSL hanno autorizzato l’importazione di farmaci legalmente fabbricati e venduti,ad esempio, in Inghilterra.
Ma ancora lunga è la strada da fare mentre le strategie proibizioniste sulle droghe continuano a produrre danni immensi, umani ed economici, in tutto il mondo.
Claudia Sterzi
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