5 ottobre 2007

TRE OTTOBRE DUEMILASETTE




Mercoledì scorso, 3 ottobre, mi trovavo a passare di fronte al Tribunale di Siena; ero immerso in cupe meditazioni sulla macchia di ginger che mi ero accorto di avere sul risvolto dei miei magnifici pantaloni bianchi di canapa.
La folla del giorno di mercato mi disgustava e deliziava insieme con il suo cicaleccio dissipatorio; un paese dei balocchi, carico di tendine ricamate, magliette ammiccanti e polli allo spiedo.
Davanti al Tribunale un gruppetto di umani mi ha distolto dalla considerazione che andavo svolgendo, rivolta a dimostrare la palese colpa degli dèi dispettosi che vanno a giro spargendo macchie di ginger sui pantaloni della gente perbene.
Una grande donna, dotata di un forte carattere evidente alla prima occhiata, indossava delle scarpe nere da istitutrice e delle calze con piccoli pallini bianchi; era dotata di moderno telefonino telepatico con auricolari e parlava rivolta a un altro del gruppo, un distinto avvocato con la giacca impunturata e gli occhiali da persona saggia.
“ Alle agenzie hanno detto di non parlare del processo di stamani: ordini dall’ alto.”
Nel gruppo due ragazzi parlavano di scacchi, e due signore mature scartavano pacchetti di sigarette ciarlando di testamento biologico e eutanasia. Ce n’era abbastanza per attirare la mia attenzione, stimolata, oltre che dai pallini bianchi delle calze e dai laccetti delle scarpe, dall’ eccezionalità degli argomenti, ben diversi da quelli che avevo colto fino allora tra la gente del mercato: bronchiti, parenti, cotolette, ecc.
Con la scusa di osservare meglio la ormai famosa macchia, mi fermai accanto alle due signore.
Furono loro, a onor del vero, a attaccar discorso; e nel giro di cinque minuti ero già stato informato che si trattava di tre imputati per una disobbedienza civile: la proprietaria delle calze a pallini, che era nientepopodimenoche una segretaria di partito, Radicali Italiani, una delle signore e uno dei ragazzi; il secondo ragazzo era l’ addetto tecnico alla registrazione per Radio Radicale, nonché figlio della seconda signora, dirigente dello stesso partito e responsabile locale.
I tre delinquenti, un giorno di giugno di cinque e rotti anni fa, si riunirono in Piazza del Campo e al grido di : “per la libertà di cura: mariuana terapeutica” arringarono la folla sui benefici della canapa e i danni del proibizionismo e annunciarono la imminente distribuzione di bustine di ottima skunk olandese gratis per dialogare in modo nonviolento e civile con l’ autorità giudiziaria e l’opinione pubblica e l’inclito pubblico tutto sull’ opportunità del permanere di leggi illiberali ed incivili in campo di droghe. Furono tratti in questura, interrogati e denunciati. E quel giorno, 3 ottobre 2007, si apriva la prima udienza per quei fatti del giugno 2002, dopo una serie di rinvii e patetici contrattempi.
Oh che eroi moderni! Quale eccezione al generale svaccamento politico e intellettuale, all’ asfittico familismo provinciale toscano, agli ipocriti drogaparty privati dei politici! Senza alcuna speranza di benefici materiali, sbeffeggiati e emarginati da destra e sinistra, uniti nel nobile tentativo di salvare il mondo dalle disgrazie del proibizionismo armati di nonviolenza, i tre disubbidienti esprimevano un indubbio richiamo ad un passato leggendario ed insieme un salto in un futuro liberale possibile se non probabile.
Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi, ma anche beato quel popolo che avendone bisogno li trova, e dannato quel popolo che trovandoli li ignora.
Mentre così dentro di me ragionavo, il gruppo ad un cenno dell’ avvocato è scomparso ordinatamente dentro il buio palazzo; ho proseguito fino a un punto di ristoro, dove per rinfrancarmi mi son fatto servire un vodka martini. Invano ho cercato sui giornali locali qualche notizia che riguardasse il gruppo di disubbidienti civili nonviolenti; né mai più, penso, ne sentirò parlare.

Victor Joseph

2 commenti:

il Braccini ha detto...

invero mi sono commosso. come, oh victor, dimmi, come - posso dare una mano a codesti mirabili figuri? ad esempio dandogli i numeri del lotto? 2,13, 32. E se non escono nenche sabato né lunedì, possa la mia animaccia anticostituzionale sprofondare nel Cocito

H.D.Thoreau
(oniricamente manifestatosi al Braccini)

Unknown ha detto...

da v.j.
gentile utente, la ringrazio per il pensiero; ove i numeri fossero usciti me lo faccia sapere.
abbia più cura della sua bella anima