9 maggio 2007

GIORNO VENTITRE/CINQUANTUNO




Oggi bisognerà ritornare sul tema dell'ambiente, per forza.


Non so veramente che cosa pensare del riscaldamento globale, dei fatti storici che sono però comprovati interdipendenti dai fatti sociali, non credo neanche che esista una verità assoluta.


L' unico fatto che mi appare certo è che a casa mia fa molto più caldo da molto tempo e sempre di più. E anche che nel territorio intorno a me i danni all' ambiente attuati da una parte da una classe politica locale corrotta in combutta con speculatori, parenti e amanti, dall' altra dagli ambientalisti che con i loro esperimenti dissennati hanno messo a dura prova il già precario equilibrio ecologico, i danni all' ambiente sono cresciuti e vanno crescendo da anni e acquisiscono sempre nuove tecnologie e indotti, mercati legali e clandestini.


E' caratteristica comune agli uomini e alle bestie modificare l'ambiente nel quale vivono; è la posizione dominante dell' uomo, per ora, a fornire più risorse ed anche maggiori responsabilità nel "modellamento dell' ambiente". A misura d' uomo. A misura d' uomo? Siamo dunque così dannatamente stupidi che neanche avere acquisito il dominio delle altre specie e della natura in generale, con determinati limiti, è un vantaggio sufficiente a metter su un mondo decente dove le risorse siano sufficienti per tutti e si faccia appena un pò meno puzzo?


Fatto sta che è il nove maggio e fa più caldo del solito; tutto è già fiorito, anche le ginestre che erano le ultime. E questa frase, "è più caldo", mi rendo conto che se anche mi sforzo di far finta di non sentirla, sta crescendo da anni in numero di voci e in convinzione.


Un altro fatto del quale sono certa è che la luce del sole è cambiata. Ho seguito negli anni il suo cambiamento, non mi hai mai convinto nè il mito del buco dell' ozono nè quello dell' effetto serra. Ma è cambiata in colore, in intensità, in effetti sulle persone e sulle cose. E' il sole che è cambiato? o questa fantastica atmosfera terrestre che ha mantenuto le stagioni in piedi dai tempi forse dell' arcadia si è modificata: l' inquinamento? gli influssi planetari? gli alieni? i servizi segreti? Tutto è possibile, anche se alcune cose sono meno probabili di altre.


Il fatto è che la biologia sfida la ragione; la sociobiologia poi non se ne parla.


Certo che non basta che un giorno sia più caldo per dire che esiste un riscaldamento globale, ma per vedere con i propri occhi e percepire con i propri sensi che esiste un mutamento climatico in atto non mi sembra che ci voglia nè laurea nè scienza infusa.


Poi ci sono quelli che fanno dell' ambiente, da una parte e dall' altra, un ariete di sfondamento per entrare e per restare in certi ambienti; sono tanti.


Può essere che per il pianeta tutto nel suo insieme noi esseri umani siamo in realtà solo un piccolo fastidio, come una malattia della pelle; che veramente l'essere umano sia il cancro del pianeta come ho sentito seriamente affermare più volte da ambientalisti in genere un pò depressi no, io non ci credo. E' darsi troppa importanza, da bravi antropocentrici imperialisti. Un piccolo parassita maleodorante che la gratta e la insudicia in superficie, tipo rogna. L' uomo è la scabbia del pianeta.


O lo è fino a che prende coscienza di essere uomo, si alza dal suo destino di scabbia e comincia a dire quello che pensa e a fare quello che dice.




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