5 giugno 2007

GIORNO CINQUANTA

Stamani, tanto per non saper che fare,
ho scritto a Claudio Martini e per conoscenza a Riccardo Nencini e Massimo Toschi ( Assessore alla cooperazione internazionale
Cooperazione internazionale; perdono e riconciliazione fra i popoli; iniziative per la cooperazione con la riva sud del Mediterraneo; iniziative contro la pena di morte e per la promozione dei diritti umani; iniziative per promuovere il dialogo sull’interdipendenza ).
Questo ho inviato, verso le 11:

Signor Presidente Claudio Martini,

con questa lettera desidero richiamare la Sua attenzione sulla Moratoria universale delle esecuzioni capitali; un tema transnazionale e transpartitico che ci riguarda come cittadini, come toscani, come donne e uomini.
Come forse saprà, il Partito Radicale e Nessuno Tocchi Caino sono da tempo impegnati perché sia possibile alla Assemblea Generale dell’ ONU votare la Risoluzione per la moratoria della pena di morte nel mondo; dal 16 aprile Marco Pannella e un gruppo di dirigenti e militanti radicali, fra i quali anch’io, stanno attuando una iniziativa nonviolenta di digiuno per sostenere il Governo affinché rispetti gli impegni presi con il Parlamento e presenti la Risoluzione al voto dell’ ONU; Marco Pannella è passato dal 30 maggio allo sciopero totale della fame e della sete.
Come forse non saprà, un altro gruppo di radicali nonviolenti, parlamentari e dirigenti, stanno attuando, da venerdì scorso, una occupazione della RAI di Viale Mazzini a Roma, nel silenzio pressoché totale dei mezzi di informazione, per rivendicare ai cittadini il diritto ad una informazione libera e corretta, il diritto a conoscere per deliberare, sul tema della Moratoria e in generale.
Saprà invece certamente che, nell'anno 2000, il nostro Consiglio Regionale ha approvato una legge per celebrare, ogni anno, il giorno in cui ricorre l'anniversario della Riforma Penale promulgata, il 30 novembre 1786, da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana.
Con quella legge, che aboliva la pena di morte e la tortura, si stabiliva un principio di portata storica e giuridica fondamentale, una base della moderna coscienza civile, una guida per gli altri popoli nel cammino verso l’affermazione del Diritto e dei Diritti.
Siamo oggi vicini alla naturale evoluzione di questo grande primo passo; la possibilità che questo principio divenga universale è a portata di mano in queste ore che sono decisive, dopo più di tredici anni di tentativi.
Come cittadina toscana impegnata in questa grande battaglia, vorrei che le Istituzioni toscane fossero partecipi dell’ iniziativa, in modo da poter festeggiare ogni anno anche la data dell’allargamento a tutti i popoli di questa illuminata e liberale decisione.
Nei giorni scorsi abbiamo raccolto l’adesione del Sindaco di Firenze alla Marcia di Pasqua per la Moratoria; il Prefetto Andrea De Martino ha inviato una nota al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al Ministro Massimo D'Alema per chiedere che siano rispettati gli impegni assunti; il Presidente dell’Associazione dei Sindaci toscani ha inviato loro un telegramma.
Vorrei invitare anche Lei ad intervenire presso il Presidente del Consiglio Romano Prodi e il Ministro degli Esteri Massimo D’Alema, rappresentando l’importanza che assume, per tutti noi toscani, il tema delle esecuzioni capitali, e l’urgenza e la necessità di un impegno decisivo.

Grazie per l’attenzione

Claudia Sterzi
Partito Radicale Transnazionale
sterzi@iol.it
3381007330

Nessun commento: