La battaglia non è chiaramente finita: la lotta continua. Ci sarà da combattere per far votare la moratoria, per farla approvare, per metterla in pratica.
Cesare Beccaria si rivolta nella tomba, per ora.
Lo Stato, gli Stati, non hanno alcun diritto di decretare la morte di chicchessia; eppure se lo prendono, dando un pessimo esempio ai cittadini.
Altri Stati non se lo prendono a parole, ma operano con polizie segrete e milizie speciali allo stesso scopo.
Quando uno Stato dichiara guerra o imprende una operazione di polizia internazionale, decreta la pena di morte collettiva di una popolazione.
Ci si stupisce che poi le madri ammazzano i figli e i nipoti trucidano i nonni.
Bisognerà pur cominciare da qualche parte, se non vogliamo risprofondare del tutto nella legge del più forte, il che può anche essere.
La moratoria universale delle esecuzioni capitali è solo un primo passo, e anche questo primo passo è così difficile
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