9 giugno 2007

GIORNO CINQUANTAQUATTRO


giornata bellissima che sarà superata solo dal giorno in cui smetteremo il digiuno e festeggeremo la moratoria universale della pena di morte.
1 - è uscita una intera pagina sull'iniziativa e sul digiuno e su di me.
Il Firenze, laddove scrive anche il mio direttore preferito, Massimo Bordin, e il mio compagno di liceo, nonchè giornalista senza frontiere, Marcelli, ha pubblicato un bell'articolo di Tommaso Galligani. Si potrebbe dire che non lo faccio per protestare, e tantomeno con l'onu, ma che il mio è un digiuno di dialogo con il governo italiano perchè rispetti i suoi impegni, ma l'errore è stato fatto in buona fede, per quanto mi fossi spiegata, il linguaggio radicale è complesso e viene rimosso facilmente dalla memoria.
2 - Martini ha aderito all'appello; non so quanto abbia influito la mia lettera, e l'articolo e l'adesione di nencini e di Venerdì ( simpatico soprannome popolare che il sindaco di firenze si è meritato ), le comparsate ai tre tg, ma fatto sta che ha aderito, ecco la notizia:
"Un'adesione in prima persona ma che sono convinto interpreti i sentimenti e la volontà di una comunità come quella toscana, da sempre in prima fila nell'impegno contro la pena di morte e, ai tempi del Granducato, primo stato al mondo ad abolire la pena capitale". E' con queste convinzioni che il presidente della Regione Toscana annuncia l'adesione all'appello lanciato da Nessuno tocchi Caino e dal partito radicale, insieme a numerosi parlamentari e a personalità del mondo della cultura e dell'arte, perché il governo italiano riassuma con forza la sua leadership nell'iniziativa internazionale per la moratoria mondiale delle esecuzioni capitale. Nell'appello si chiede infatti che l'Italia provveda a depositare presso le Nazioni Unite il progetto di risoluzione - già definito e fatto proprio da 93 paesi - in modo che esso possa essere votato entro la sessione in corso dell'Assemblea generale. "Duecentoventi anni dopo la storica abolizione da parte del Granducato di Toscana - spiega ancora il presidente - la pena capitale è ancora una battaglia di civiltà da vincere e la Toscana intende combatterla da protagonista, come ha fatto negli anni passati con straordinarie mobilitazioni delle istituzioni e della società civile. Per questo appoggeremo con forza il governo italiano in ogni iniziativa che intenderà adottare per la sospensione di ogni esecuzione in qualunque paese del mondo".
3 - ah!, dulcis in fondo . . . pannella mi ha riconosciuto e in pubblico, durante la direzione alla quale ero stata invitata, mi ha chiamato per nome e mi ha detto cose che sono state un balsamo, che dico? un elisir miracoloso per le mie annose ferite radicali.
Lieta e soddisfatta me ne vado a dormire, sempre a digiuno, ancora poche ore, con il risultato alla nostra portata. Ma per oggi ho fatto anche troppo.

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